Oltre 80 milioni di euro evasi da 15 imprese dell’e-commerce, risultate fantasma per il fisco, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Rimini nell’operazione “Mercurio web”, che ha disarticolato un’associazione per delinquere con reati di frode fiscale internazionale nel settore del commercio online di apparati elettronici. Fra i denunciati spunta anche un 63enne di Città di Castello.
Da quanto emerso due società con sede a San Marino svolgevano la propria attività prevalentemente in Italia, attraverso un sito web con dominio e server in Italia. I finanzieri hanno constatato l’ “esterovestizione” (fittizia localizzazione all’estero della residenza di chi vive od opera in Italia, allo scopo di godere di un regime fiscale più vantaggioso) delle due società.
E’ stato così scoperto l’occultamento di ricavi per circa 70 milioni e sono state ricollegate al giro d’affari altre 13 imprese nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Pescara e Pisa che, pur avendo fornito circa 10 milioni di apparati elettronici alle due società “esterovestite”, risultavano aver omesso le prescritte dichiarazioni dei redditi per le annualità interessate dalle operazioni.
Oltre all’amministratore delle società sammarinesi, un 42enne di Santa Maria Capua Vetere, sono stati denunciati per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale internazionale, anche un 63enne residente a Città di Castello e un 44enne di Santarcangelo di Romagna. Deferiti anche i 13 rappresentanti legali delle imprese fornitrici delle due aziende esterovestite per il reato di omessa dichiarazione.
Il pm che ha coordinato le indagini ha chiesto un sequestro preventivo di 33 milioni di euro, disposto dal gip ed eseguito dai finanzieri nelle province di Rimini, Forli’ Cesena, Caserta, Perugia e Viterbo.