Marconi Vintage 2016: il primo bilancio della manifestazione è moto positivo ed i progressi rispetto all’edizione 2015, per altro anche essa in netto miglioramento rispetto a quella precedente, sono stati più che evidenti.
Su tutti il record di partecipanti tra gli espositori ed il boom di presenze di pubblico della domenica pomeriggio che rendono la manifestazione la più popolare e partecipata tra tutte quelle organizzate nell’anno nell’intero comprensorio spoletino.
Se poi si considerano le condizioni meteo non esaltanti, la lunghezza della location, i problemi dati dal terremoto e la più generale situazione di stallo economico dell’intera area, il Marconi Vintage può essere considerato un successo ancor più importante e soprattutto un segnale positivo di una città intera e di un territorio che vuole rialzare la testa e reagire a questo periodo poco fortunato della sua storia.
Due i giorni della kermesse che per la prima volta si espande anche al sabato: naturalmente la novità andrà potenziata sia in termini di organizzazione che di comunicazione, ma la crescita c’è stata ed è stata importante. Va da sé che come ogni novità ha bisogno di un pò di tempo per essere metabolizzata, ma il risultato del sabato pomeriggio è stato comunque soddisfacente.
Ma la grande novità di quest’anno è stato lo street-food, la cui introduzione ha creato agli organizzatori problemi e grattacapi, ma che alla fine ha dato al Marconi Vintage quel qualcosa che mancava. Infatti se all’inizio (parliamo dei primi di settembre) molti operatori del settore di ogni parte d’Italia avevano dato una pre-adesione entusiasta all’iniziativa, subito dopo la scossa di terremoto che ha messo in ginocchio la vicina Valnerina c’è stata una pioggia di disdette che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Ma il Presidente Spitella ed il suo team non sono persone che si arrendono alla prima difficoltà e così hanno trovato internamente le risorse per portare avanti il loro progetto. I bar, le pizzerie, le tavole calde, le rosticcerie ed forni del Viale hanno infatti organizzato davanti alle loro attività commerciali delle postazioni di street-food e i pochi “esterni” intervenuti hanno coperto le zone sguarnite aggiungendo ai mille colori della manifestazione anche i profumi ed i sapori che le mancavano.
La filodiffusione, le postazioni di DJ sparse un po’ dovunque nel Viale e soprattutto i concerti live degli Apache e della Blue Band (offerto da Dolce e Salato) hanno completato l’opera, impreziosita anche da una mostra fotografica, da una galleria d’arte curata come sempre dall’Architetto Maria Emilia Ciannavei, da esposizioni di auto e moto moderne e d’epoca e dall’accensione delle luminarie di Natale.
Così la domenica, nonostante il nebbione ed il freddo umido, tutta Spoleto e dintorni si è riversata in Viale Marconi, fin dalla mattina, con il picco di presenze circa alla metà del pomeriggio, momento in cui si faceva veramente fatica a camminare data la moltitudine di persone che affluivano da ogni dove.
Un bel successo per il Bruco, l’associazione che coinvolge circa 80 commercianti di Viale Marconi e che archiviato il “Vintage” già pensa al suo carro di Carnevale.