Oltre un’ora per percorrere una decina di chilometri, ovvero la distanza che separa l’ospedale di Città di Castello dalla Farmacia di Lama. E, nonostante l’urgenza delle chiamate, due in un’ora, l’arrivo del 118, non sembra essere stato, ancora una volta, celere quanto serve.
L’episodio si è verificato nella mattinata di ieri (mercoledì 23 giugno) all’interno della Farmacia della frazione sangiustinese, in via della Stazione, dove un signore cardiopatico ha avuto un malore. Quest’ultimo è stato subito soccorso dal personale in servizio, che ha poi allertato il 118. Dopo ben due chiamate, però, si è dovuto attendere più di 60 minuti prima che i sanitari arrivassero, nonostante in quel lasso di tempo non fossero stati segnalati altri interventi urgenti.
La vicenda, fatta presente dal Capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini, si ripete esattamente a 4 mesi di distanza da un fatto simile, e sul quale il medesimo Consigliere chiese informazioni e chiarimenti con un ordine del giorno. Era il 14 febbraio quando un’anziana signora, caduta all’interno dell’abitazione del figlio in località Varesina, nel Comune tifernate, aveva dovuto attendere ben quattro ore prima dell’arrivo del personale sanitario.
“Si ripete così un’altra vicenda definibile di ‘mala sanità’ – dichiara Sassolini – e per questo ribadisco gli interrogativi già esposti quattro mesi fa: perché un cittadino che chiede l’intervento di sanitari, pur trovandosi in una zona poco centrale del territorio comunale o fuori, come in quest’ultimo caso, ma pur sempre nel comprensorio di competenza, deve attendere così tanto tempo i soccorsi?“. Il Consigliere d’opposizione vuole infine sapere, come riportato nella sua interpellanza, “le motivazioni per cui un servizio che dovrebbe essere sempre tempestivo, vista anche la necessità dell’immediato intervento, si rivela in troppe occasioni poco reattivo e quale siano i motivi dei ripetuti ritardi degli interventi dell’ambulanza, se essi siano imputabili ad una carenza di mezzi e/o di organici, oppure dipendano dalla non adeguata gestione delle chiamate”. “Poichè della sanità l’amministrazione ne ha fatto, anche in campagna elettorale, un fiore all’occhiello, – conclude Sassolini – ritardi del genere sui soccorsi dovrebbero essere evitate garantendo ai cittadini un tempestivo intervento”.