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Magico Natale a Todi, metti l’alberone in Piazza, ma anche no! Storia triste di due abeti segati sullo sviluppo

Magico Natale! Metti un alberone tradizionale in Piazza del Popolo a Todi, e poi toglilo a tempo di record qualche ora dopo perché  ti arriva una denuncia per sradicamento non autorizzato del fustone fronduto, che se ne stava tranquillo piegato in balia degli eventi senza che nessuno se ne prendesse cura. E poi la tigna del compimento del rito tribale del “palluto” pinulone, senza puntale non sia mai, che ne fa piazzare un secondo, questa volta dotato di patente e scontrino fiscale e alto un paio di piani di morbidezza nuovamente al centro della piazza proprio in queste ore, perché “senza albero in piazza che cavolo di Natale è??”.

Questa in sintesi l’avventura delle ultime 48 ore di un abete ingobbito, di un altro dritto e duro e della Loop, società di frizzi e lazzi che sta dando  vita agli Eventi Natalizi a Todi.

Pendenti le carte bollate per il ratto del primo pinulone aghiforme sorge spontanea la domanda: ma di quale dignità o etica della motosega parliamo quando un abete è sradicato e l’altro è segato a dovere? Trattasi di due alberi comunque strappati alla loro funzione per essere adattati, anzi strapiantati, alla volontà umana che si nutre di immagini oltre il sensibile.

Cosa ben diversa dall’abbellimento possibile degli stessi fustoni lasciati a dimora nella loro terra di origine e con tutte le loro radiche intrecciate al posto loro. Anzi lo suggeriamo alla Loop: tolga anche il secondo pinulone se ha coraggio e si metta ad abbellire a suo piacimento qualche angolo di verde che a Todi non manca, lasciando tutto al suo posto.

Che di rito tribale tra umani si tratti, d’altro canto, non c’è dubbio da quando il Magico Natale è ormai robaccia di consumo e il desiderio irrefrenabile del fusto dritto e duro al centro della piazza, condito da palle, chiffon e polverine, fa tornare in mente il senso universale di una famosa domanda posta da Pierino Chiambretti – Il Postino ad uno stralunato Little Tony, “Scusi Sig. Little, ma per lei il ciuffo è un simbolo fallico?”. 

Ecco la domanda la rigiriamo pari pari agli attori in campo, sostituendo il ciuffo Tonyano con gli abeti incolpevoli di tutto. Tralasciamo poi la gazzarra consueta, condita da cagnara cacofonica, su Facebook e sul web in generale, tra favorevoli e contrari.

Ma davvero esiste ancora qualcuno che scambia gli Eventi di Natale, o anche detti Inevitabili di Natale, di cui le varie amministrazioni locali si riempono la bocca, con un albero addobbato, un torneo straordinario di calcetto o una casetta di Babbo Natale, o un mercatino alla bene e meglio, pallide imitazioni di quelli sontuosi del nord Italia e Europa? Dopo anni di prove e controprove ancora non siamo riusciti a darci una identità natalizia certa, secondo le tradizioni storiche locali. Che amarezza!

E intanto due alberoni ne fanno le spese, uno presunto sradicato e l’altro segato a norma! Che il Dio dei Puntali vi condanni ad un Bianco Natale di neve che ricopra tutto e tutti, puntale escluso ovviamente.

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