Dopo la cerimonia di ricollocazione della scultura “Colonna del viaggiatore” di Arnaldo Pomodoro nelle sue sede di viale Trento e Trieste, un’altra opera simbolo della mostra “Sculture nella città. Spoleto 1962”, ideata e curata da Giovanni Carandente in occasione del 5° Festival dei Due Mondi, tornerà nella sua location originaria.
Si tratta della scultura “Colloquio Spoletino” di Pietro Consagra che, dopo i lavori effettuati nelle scorse settimane, lunedì 22 dicembre sarà ricollocata nelle scalette di via Salara Vecchia.
La ricollocazione dell’opera di Consagra fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione delle sei sculture della mostra del 62 che sono presenti in città, progetto per il quale il Comune di Spoleto ha ottenuto dei finanziamenti a valere sul bando POR-FESR bandito dalla Regione dell’Umbria, e da contributi della Fondazione CARISPO, della Cassa di Risparmio di Spoleto (oggi Casse dell’Umbria), LIONS Club di Spoleto.
Per quanto riguarda invece i lavori di restauro del “Teodelapio” di Alexander Calder, nei giorni scorsi il Comune di Spoleto ha aggiudicato la gara per la progettazione esecutiva, affidata alla ditta Tecnireco S.r.l.
La scultura di Consagra è l’ultima delle sette opere della mostra “Sculture Nella Città”, ancora presenti a Spoleto, che sarà ricollocata nella sua posizione originaria. Le altre opere – “La colonna del viaggiatore” di Arnaldo Pomodoro in viale Trento e Trieste, “Stranger III” di Lynn Chadwick in via del Duomo, “Spoleto 1962” di Nino Franchina, in via del Municipio , “The Gift of Icarus” di Beverly Pepper in Piazzale Roma, “Le Affinità patetiche” di Leoncillo a Palazzo Collicola e il “Teodelapio” di Alexander Calder in Piazza Polvani sono tutte collocate dove i loro autori scelsero di posizionarle nel 1962.