Liceo "Galilei", studenti in protesta | Una lettera al Ministero, in piazza il 27 - Tuttoggi.info

Liceo “Galilei”, studenti in protesta | Una lettera al Ministero, in piazza il 27

Alessia Chiriatti

Liceo “Galilei”, studenti in protesta | Una lettera al Ministero, in piazza il 27

Lunedì e giovedì gli incontri di genitori e alunni con la dirigente regionale Boarelli | Il nodo dei 35mila euro
Sab, 18/02/2017 - 19:07

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In più di 400 si sono ritrovati questa mattina davanti all’anfiteatro del Parco Santa Margherita di Perugia: una manifestazione, quella degli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, convocata per decidere il da farsi, a fronte dell’imminente commissariamento della scuola. I ragazzi lo avevano annunciato alcuni giorni fa, quando la mancata approvazione del bilancio da parte del Consiglio d’Istituto del Liceo ha innescato il caso, che vede coinvolte in primis le scelte della preside Falaschi.

>>> Liceo Scientifico “Galilei” verso il commissariamento | Consiglio non approva il bilancio

Una protesta avvenuta di sabato non a caso. Oggi infatti la scuola è chiusa da calendario e gli studenti, rappresentati da Vito Saccomandi, Mila Quacquarelli, Viola Micchi e Fernando Maria Rosi, tengono a ribadirlo: non c’è alcuna intenzione da parte loro di bloccare la didattica, anzi. “L’obiettivo comune – scrivono gli studenti in una loro nota condivisa – è ottenere la sostituzione del Dirigente Scolastico, Nivella Falaschi, che si è dimostrata inadeguata al ruolo ricoperto. La proposta emersa è quella di organizzare nei prossimi giorni un corteo allargando la partecipazione anche ai docenti e ai genitori, che stanno facendo fronte comune con gli studenti. I ragazzi hanno a cuore la loro scuola e si riservano altre forme di lotta se non saranno ascoltati. Sono pronti a combattere per riprendersi i loro spazi e persino ad occupare la scuola se sarà necessario, ma per ora hanno scelto di avere fiducia nelle Istituzioni”.

Un clima diverso – “La scuola dove abbiamo mosso i primi passi non è più la stessa da alcuni mesi”, ci dicono. “C’è stato un cambiamento repentino nel clima dell’Istituto: anche la comunicazione è andata scemando, così come la condivisione delle scelte tra la direzione, i docenti e gli studenti”. Gli alunni del Galilei chiedono di riavere quanto perso dall’inizio dell’anno, come i corsi di recupero o alcune delle attività didattiche regine della programmazione scolastica del Liceo. Chiedono spiegazioni sul perché alcuni docenti, a settembre, siano stati spostati di sezione “senza alcun motivo“, ci dicono, con il risultato che il calendario didattico di alcune materie è slittato di circa 3 settimane. Studenti che alzano la voce per farsi sentire e per “riappropriarsi dei propri spazi”: per farlo non scelgono solo uno degli strumenti a loro più utili e vicini, come il giornalino della scuola.

La scelta degli studenti – Durante l’assemblea di questa mattina, durata un paio d’ore, gli studenti dunque hanno deciso di scendere in piazza una seconda volta, in corteo in centro a Perugia, il prossimo 27 febbraio, durante una manifestazione che coinvolgerà, insieme agli alunni del Galilei, anche i genitori. Per giovedì attendono poi l’incontro con il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Sabrina Boarelli. Lunedì, 20 febbraio, toccherà invece ai genitori del Consiglio d’Istituto del Liceo incontrare quest’ultima. E gli studenti avvisano: se la situazione non cambierà nelle prossime settimane, sono decisi ad occupare la scuola per non più di tre o quattro giorni. Il messaggio è chiaro, dicono: “l’occupazione è un mezzo, non certo il fine della protesta. Occuperemo per avere ciò che abbiamo perso in questi mesi, dall’inizio dell’anno scolastico“. In questi giorni, inoltre, i ragazzi prepareranno una lettera da inviare al Ministro dell’Istruzione, all’interno della quale illustreranno i problemi emersi. Restano poi rammaricati per non essere stati convocati dalla preside Falaschi, nonostante l’avessero richiesto, nella riunione con i rappresentanti di classe avvenuta negli ultimi giorni, durante la quale si è discusso degli esiti del Consiglio di lunedì.

A provare a vederci chiaro nella vicenda, si comprende come a contestare l’utilizzo di 35mila euro versati dai genitori come contributo volontario per il 2017 c’è anche il dirigente amministrativo della scuola, Elisabetta Galloni. In quanto, spiega nel verbale della giunta esecutiva del 13 febbraio tenutasi poco prima del Consiglio d’Istituto, quei contributi dei genitori devono ritenersi impiegati per l’anno scolastico 2017/2018 (e dunque a partire da settembre prossimo) e non per l’anno solare già in corso. Infatti il problema sarebbe nella difficoltà, per il bilancio della scuola, di far convergere i conti dell’anno solare (da gennaio a dicembre) con quello scolastico (da settembre ad agosto). I contributi volontari dei genitori e le quote di iscrizione obbligatorie vengono versati in momenti diversi: nello specifico, queste ultime, pari a 15 euro e destinati ai contratti di assicurazione contro gli infortuni, arrivano nelle casse della scuola entro la fine di febbraio. Al Galilei poi, come ha avuto modo di scrivere la preside, “il contributo volontario ammonta ad € 60,00 annui per ogni studente. Nel corso di quest’anno solare i contributi, in parte già versati, per l’iscrizione all’anno scolastico 2017/2018 dovrebbero raggiungere il complessivo ammontare di € 90.000,00 circa“. Nel computo dei contributi volontari compaiono anche quelli richiesti per specifiche attività, come gite e corsi.

Dal canto loro, i genitori, insieme al  Presidente del Consiglio di Istituto, l’avvocato Michele Ricciardi, chiariscono di essere convinti che non ci sia alcun ammanco nelle casse del Liceo. Lamentano un deficit nella comunicazione tra loro e la dirigente Falaschi registrato negli ultimi mesi, quando avrebbero diverse volte provato a cercare di capire la direzione in cui le finanze della scuola stavano andando. E spiegano: “ci siamo trovati di fronte ad un bilancio redatto senza le sue specifiche voci, con gli indicatori delle entrate non chiari. Piuttosto, insomma, non ci stiamo a fare la parte dei passacarte“.

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Aggiornato ore 20.32

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