Il Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale Giampiero Panfili, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Perugia ha presentato un documento, sottoscritto da numerosi altri Consiglieri nel quale chiede al Consiglio Provinciale di esprimersi negativamente circa il progetto di modifica della Legge Elettorale Regionale attualmente in discussione a Palazzo Cesaroni. L'ipotesi, infatti, di ricorrere al meccanismo della lista bloccata a scapito dell'attuale sistema a preferenza unica rappresenta un momento di ulteriore allontanamento della politica dai cittadini. “L'idea che gli elettori non siano più padroni di scegliere i propri amministratori ma che questi vengano direttamente scelti dalle Segreterie di partito significa non comprendere che la cittadinanza vuole esprimersi direttamente sulle proprie Amministrazioni contro quei poteri di casta che oggi sono additati da tutti come il male delle Istituzioni italiane”.
“In un sistema politico indirizzato verso una sorta di bipartitismo-aggiunge Panfili- non possiamo pensare di sottrarre poteri decisionali agli elettori per trasferirli alle Segreterie romane che spesso e volentieri non hanno l'esatta percezione del peso politico e della rappresentanza dei singoli esponenti sui rispettivi territori. In questo modo si conferma soltanto l'idea che la politica sia ridotta ad un semplice gioco di equilibri partitici nei quali la casta degli eletti è spesso il luogo nel quale si garantisce la sopravvivenza politica di singoli personaggi”.
” Riteniamo invece che-puntualizza e conclude l'esponente di AN- occorra recuperare un rapporto solido con le realtà locali lasciando che sia la gente a premiare i più meritevoli e scegliere da chi farsi rappresentare. Su queste premesse, insieme con tutti quei Consiglieri Provinciali che hanno voluto sottoscrivere il documento chiediamo al Consiglio di esprimere parere contrario circa il progetto delle liste bloccate auspicando che non venga intaccato il principio delle preferenze fermo restando la necessità di una riduzione del numero dei Consiglieri”.
Ecco il testo dell'Ordine del Giorno presentato in Provincia:
Al Presidente della Provincia di Perugia
Ordine del Giorno
Oggetto: modifica Legge Elettorale Regionale.
Considerato che:
il Consiglio Regionale dell'Umbria sta valutando l'ipotesi di una variazione dell'attuale sistema elettorale regionale e che, da quanto emerso dal dibattito politico ed istituzionale, pare vi sia la volontà trasversale di ridurre il numero dei Consiglieri a 30 e di introdurre il meccanismo delle liste bloccate;
tale ipotesi pare aver trovato il consenso trasversale dei Partiti di maggioranza e di minoranza fatta eccezione per alcune singole posizioni personali e per quelle realtà più piccole che temono di veder ridotta, se non addirittura azzerata, la propria rappresentanza.
Valutato che:
indipendentemente dai calcoli di convenienza politica dei singoli schieramenti, il nuovo sistema ingessa ulteriormente la politica umbra sottraendo alla popolazione il diritto di scegliere i propri amministratori e delegandolo alle segreterie dei partiti;
la lista bloccata sminuisce in maniera determinante ogni principio meritocratico e delegittima il radicamento dei singoli attivisti politici sui territori, riconoscendo il potere di scegliere gli eletti, direttamente alle direzioni nazionali dei partiti;
in un momento di forte impopolarità della politica agli occhi della cittadinanza, rafforzare il ruolo dei partiti a discapito della democrazia diretta, significa consolidare ulteriormente la disaffezione alle Istituzioni e la sfiducia verso la politica stessa da parte degli elettori;
un sistema del genere rischia di non garantire il ricambio generazionale della classe dirigente nelle nostre amministrazioni incrementando l'idea di “casta”;
le posizioni dei singoli partiti in merito ai meccanismi di democrazia ad elezione indiretta sono spesso contraddittorie tra il piano nazionale e quello locale.
Tutto ciò considerato e valutato, il Consiglio Provinciale pur condividendo la necessità di diminuire il numero dei Consiglieri esprime un parere contrario circa il progetto di modifica della legge elettorale regionale così concepito ed auspica che il Consiglio Regionale non proceda in tal senso mantenendo invariato il meccanismo della preferenza unica.