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“Lascito Mariani” al Comune, parcella avvocati salatissima / Lignani (Fd’I), “Si usi buon senso”

Sono passati ormai 15 anni da quando la tifernate Clara Mariani lasciò in eredità al Comune di Città di Castello una somma equivalente a 3 milioni e 700mila euro, esplicitamente destinata, secondo il testamento, a finalità socio-sanitarie. Solo da quest’anno, però, l’Amministrazione ha ricevuto l’autorizzazione ad usufruire di tale beneficio. Questo perché alcuni parenti della signora, citati nel suo testamento, contestarono la donazione, costringendo di fatto il Comune a nominare due avvocati difensori. Proprio quest’ultimi, però, sicuramente artefici della vittoria del contenzioso, avrebbero presentato una parcella di circa 250mila euro ciascuno, notizia data dal sindaco in sede istituzionale.

Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia), è intervenuto a proposito di questa esosa “richiesta”, a suo avviso  “irricevibile, se non dal punto di vista giuridico, sicuramente sotto l’aspetto etico”. Lignani, che non mette in dubbio la professionalità dei due legali si augura “che questa cifra sia scaturita da un ‘non ufficiale’ confronto tra le parti”.

Il consigliere di Fratelli d’Italia spera dunque nel “buon senso degli avvocati nel rivedere le proprie pretese”. Inoltre aggiunge: “Considerando la necessità di salvaguardare la consistenza di un lascito in un momento cosi difficile per le risorse pubbliche, auspichiamo da parte del sindaco la contestazione della parcella e la conseguente liquidazione delle spettanze dei professionisti solo in base ai vigenti parametri ministeriali, che comunque attesterebbero gli onorari al massimo ad un quarto della somma di cui si parla. Sarebbe, in ogni caso, un consistente riconoscimento per l’impegno profuso dai legali nella risoluzione della querelle”.