“Lascito Franchetti”, Lignani, “Beni accatastati e in pieno degrado” - Tuttoggi.info

“Lascito Franchetti”, Lignani, “Beni accatastati e in pieno degrado”

Redazione

“Lascito Franchetti”, Lignani, “Beni accatastati e in pieno degrado”

Il consigliere di Fd’I dopo il sopralluogo al magazzino della Regione chiede il ritorno dei pezzi nei siti originari tifernati / Pronta interrogazione urgente
Ven, 12/09/2014 - 15:56

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Dopo la clamorosa parcella che gli avvocati difensori del comune tifernate hanno richiesto per la vittoria conseguita riguardante il caso “lascito Mariani”, il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd’I) torna a parlare di un altra importantissima eredità, il “lascito Franchetti”.

Dopo un sopralluogo presso il magazzino della Regione Umbria a Solomeo, dove sono custoditi alcuni beni del lascito suddetto, Lignani alza la voce e illustra senza giri di parole quello che ha potuto constatare di persona: “Accatastati e in pieno degrado sono stipati una carrozza d’epoca, macchine da cucire, bilance, mobili di varie epoche, orci e materiale didattico (banchi, armadietti e carte geografiche). Molti pezzi sono praticamente irrecuperabili, altri hanno scarso valore venale, ma è comunque inaccettabile l’incuria che per decenni ha caratterizzato la custodia di un pezzo di storia che, soprattutto per Città di Castello, ha un alto valore simbolico e morale”.

Il consigliere regionale, quindi, punta il dito contro la politica, “perché nulla si può eccepire a personale privo di mezzi, ridotto di numero e costretto ad operare in un ambiente insalubre. È invece doveroso, – continua – anche per rispetto della famiglia Franchetti, che questi pezzi possano essere restaurati e custoditi nel loro sito originario (tra cui c’è anche la scuola di Rovigliano, anch’essa nata dall’iniziativa dei coniugi Franchetti, ndr), almeno per quanto concerne Villa Montesca, ormai priva di corsi universitari e con spazio sufficiente a custodire un ‘percorso’ storico-culturale che si può ricavare dal mobilio”.

Lignani, infine, sollecita sia la Regione che il Comune tifernate a prendere in mano la situazione per “porre fine a una situazione che non fa onore alle istituzioni: all’uopo verrà presentata alla Giunta regionale un’interrogazione a risposta urgente”.

Credit foto- ACS-Ufficio Stampa Consiglio regionale Umbria

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