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L'ANCE A TUTTO CAMPO SULLA SITUAZIONE DI CRISI DEL SETTORE EDILE. OGGI LA CONFERENZA STAMPA

Redazione

L'ANCE A TUTTO CAMPO SULLA SITUAZIONE DI CRISI DEL SETTORE EDILE. OGGI LA CONFERENZA STAMPA

Mer, 10/02/2010 - 15:45

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ANCE Perugia, insieme alle organizzazioni datoriali del settore edile CNA, Confartigianato, ARUCPL – Associazione Regionale Cooperative Produzione e Lavoro – Lega delle Cooperative, ha tenuto questa mattina presso la sede di Confindustria Perugia una conferenza stampa congiunta per evidenziare la grave situazione in cui si trova il mercato delle costruzioni.L’obiettivo, anche alla luce della nuovo testo di legge “Disciplina regionale dei lavori pubblici e norme in materia di regolarità contributiva per i lavori pubblici” che dopo 24 anni modifica le procedure di assegnazione degli appalti, è stato quello di presentare dati non incoraggianti sull’andamento del mercato del settore edile e di portare osservazioni in merito ai ribassi nelle gare d’appalto, che negli ultimi periodi hanno raggiunto livelli inaccettabili, anche a toccare quasi il 50% di ribasso.

Come è stato evidenziato durante la conferenza, in totale condivisione, da Massimo Calzoni, presidente di ANCE Perugia, da Giuseppe Mariucci di Confartigianato, da Daniele Sarnari di CNA Costruzioni e da Nazareno Niciarelli della Lega delle Cooperative, nel quadro generale della crisi il settore edile manifesta una particolare difficoltà. Si segnala un drastico ridimensionamento del mercato immobiliare, un ulteriore calo delle risorse per opere pubbliche, un ridimensionamento dei livelli produttivi ed occupazionali.In Umbria le imprese iscritte alla Cassa Edile di Perugia 2009/2008 calano dell'8,1% passando da 3800 a 3500. Gli addetti nel settore delle costruzioni nel I trimestre 2009, secondo dati Istat, erano 38.000 per passare a 27.000 nel III trimestre con un calo di circa il 30%. Gli iscritti alla cassa edile nel 2009 sono circa 17.000 con un calo del 15,7% rispetto all'anno precedente. A tutto questo si aggiungono fenomeni di grave alterazione del mercato con ribassi che porteranno rapidamente alla destrutturazione del settore.

“La destrutturazione del sistema porterà alla chiusura di molte imprese e maggior disagio in tutto il settore” ha affermato Massimo Calzoni. “Per le opere pubbliche – ha sottolineato – si assiste al fenomeno della concentrazione di risorse solo in quelle più grandi. Il mercato delle opere medio-piccole è quasi azzerato. Nel 2010 pensiamo che si possa arrivare ad un calo del 70%. Il restringimento del mercato è davvero enorme. Inoltre, l'inasprimento enorme dei ribassi nelle gare di appalto (in pochi mesi siamo passati da ribassi del 15% ad un massimo del 58%), è accompagnato da un calo del 30% per quanto riguarda gli addetti. L'apparato delle imprese strutturate, che in Italia sono 40mila circa, si sta sbriciolando e si rafforzano solo le grandi imprese nazionali che sono una ventina in tutto”. “Esprimiamo poi tutti insieme – ha aggiunto Calzoni – un parere negativo sulla nuova legge regionale per gli appalti pubblici. La semplificazione burocratica e amministrativa non si è verificata, l'espletamento delle gare è ancora lunghissimo e il piano delle piccole opere non viene messo in campo”.Come è stato infine ricordato, il settore dell'edilizia non è un settore qualunque, visti i dati importanti che esprime. Per questo motivo sono stati annunciati in futuro anche gli Stati Generali dell'Edilizia organizzati insieme dalle organizzazioni datoriali e sindacali per discutere su questo difficile momento del settore delle costruzioni.

Tre esempi più eclatanti di massimi ribassi nelle gare di appalto che si sono evidenziati in conferenza stampa:

– Bando di gara mediante procedura aperta per l'appalto dei lavori dei collettori fognari in Pontevalleceppi (aggiudicazione provvisoria). Ente appaltatore: Umbria Acque. La ditta aggiudicatrice ha ottenuto un ribasso del 58,126%

– Bando di gara mediante procedura aperta per l'appalto dei lavori di nuova costruzione in Perugia, località Ponte San Giovanni – area PEEP “I Loggi” (aggiudicazione provvisoria del 18 gennaio 2010). Ente appaltatore: Ater Perugia. La ditta aggiudicataria ha ottenuto un ribasso del 45,010%

– Bando di gara mediante procedura aperta per l'affidamento dei lavori di interventi urgenti per la riduzione del rischio idraulico in varie località nella valle del fiume Chiani. Luoghi di esecuzione nei Comuni di Città della Pieve, Monteleone di Orvieto, Fabro e Orvieto (aggiudicazione provvisoria del 4 settembre 2009). Ente appaltatore: Consorzio per la bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia. La ditta aggiudicataria ha ottenuto un ribasso del 46,174%

-Ulteriori dati messi in evidenza durante l'incontro a dimostrazione delle difficoltà che sta attraversando il settore edile-

Fonte: CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA

– imprese di costruzione iscritte III° trimestre 2009 sono 14.154 circa il 14,8% del totale.

Fonte: CASSA EDILE DI PERUGIA

– imprese di costruzione sono state nel 2009 3.528

-il calo registrato è dell’8,1% rispetto al 2008.

– Nel 2009 il numero degli occupati iscritti è stato di 17.002 unità, dato in calo del 15,7% rispetto al 2008 in cui gli iscritti erano 20.126.

Fonte: ISTAT

– in Italia gli occupati nel settore al III° trimestre del 2009 erano circa 1.910.000, ovvero il 28,7% degli occupati dell’industria e l’8,3% degli occupati in tutti i settori economici

– in Umbria gli addetti nelle costruzioni sono circa 27.000 cioè il 26,7% dell’industria e il 7,4% degli occupati nella regione

– calo rispetto al precedente trimestre in cui gli occupati nelle costruzioni in Umbria erano 33.000, circa 6.000 unità in più.

– gli occupati nel settore delle costruzioni sono saliti fino a 38.000 nel primo trimestre per poi scendere vorticosamente a 33.000 mila nel secondo, e a 27.000 nel III°, tornando alle stesse cifre. Il calo rispetto al II° trimestre è stato del 18,2%, del 28,9% se si guardano i dati del I° trimestre.

– In Umbria nelle costruzioni i lavoratori dipendenti sono calati del 21,7% rispetto all’inizio dell’anno mentre gli indipendenti sono calati del 40%.


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