Un pezzo di storia della città riconsegnato ai tifernati grazie al Lions Club. Si tratta della “Fontana dell’Angioletto” situata (dopo una prima collocazione nel Giardino del Cassero) in viale Vittorio Veneto, che presenta nella sua struttura un pregevole valore artistico andato perduto con il passar del tempo e con l’incuria.
La vasca in pietra, di circa 5 metri di diametro, è caratterizzata dalla presenza di un Angioletto alato, in bronzo, sorridente e danzante con in braccio un delfino, dalla cui bocca sgorgava un getto d’acqua, realizzato, molto probabilmente, nella prima metà del secolo XV dalla scuola di Donatello.
Il Lions Club Città di Castello Host, guidato dal suo Presidente Donatello Torrioli, in collaborazione con gli uffici tecnici del Comune tifernate ha restaurato la fontana, usufruendo della legge Art Bonus per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. Il restauro conservativo è stato realizzato della azienda “IkuviumR,C.” di Gubbio.
La restituzione del monumento alla città si è svolta ieri pomeriggio (sabato 23 giugno) in Viale Vittorio Veneto nell’ambito di una cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità lionistiche, (è tornato a Città di Castello il governatore del Distretto Lions 108 L, Rocco Falcone), degli assessori comunali Michele Bettarelli, Luciana Bassini e Luca Secondi, di autorità civili, militari, religiose e dei presidenti dei Rioni cittadini che tengono sempre vive le tradizioni del territorio.
“E’ una testimonianza socio-culturale ed artistica per le nuove generazione, un pezzo di passato che riprende vita”, hanno precisato il Presidente del Lions Torrioli e il sindaco Bacchetta subito dopo aver scoperto la fontana restaurata, che avrà anche una targa con il logo del Lions e la data del suo ritorno all’antico splendore.