Tempo di bilanci per il club spoletino che da 45 anni promuove nella città del festival il judo, la “via della cedevolezza” arte marziale giapponese, sport olimpico e metodo educativo attraverso il rispetto dell’avversario e delle regole.
“Un anno iniziato nel migliore dei modi- dichiarano i tecnici della X2 di Spoleto- negli ultimi sei mesi abbiamo conquistato agonisticamente due nuove cinture nere Giacomo Mellone e Andrea Mari che si aggiungono a Daniele Sciabola nel 2009 e Matteo Zanelli nel 2010. Quest’ultimo quest’anno si è posizionato settimo al Campionato Italiano juniores ed ha strappato anche una bella convocazione in Nazionale in un torneo europeo. Due nostri giovani atleti, Francesco Malatesta e Federico Ceppi sono ormai atleti, convocati fissi, nella rappresentativa regionale giovanile, mentre Sara Cipriani da anni gestisce i tornei che si svolgono in Umbria e ha raggiunto la qualifica di Presidente di Giuria Nazionale.”
“Il judo è adattabile ad ogni situazione, è come l’acqua, prende la forma del recipiente che la contiene, è calma o incontenibile forza in base alla situazione- prosegue il tecnico spoletino- e così è il nostro modo di fare judo e di trasmettere ai ragazzi principi importanti che vanno al di la dell’esclusiva pratica sportiva.”
La giornata di sabato scorso è stata una festa dei ragazzi e degli accompagnatori che più emozionati dei figli o dei nipoti hanno seguito con attenzione l’esame/esibizione dei ragazzi per il passaggio al grado più alto. Erano presenti quasi tutti gli atleti del corso degli adulti, già cinture marroni o nere, che si sono prestati e divertiti insieme ai più piccoli simulando combattimenti ed esibizioni spettacolari. Un ringraziamento va a Pietro Mellone Campione Europeo e Mondiale di judo nella categoria master che ha scelto Spoleto per far allenare i propri figli Giacomo e Francesco, e che tre volte alla settimana vengono da Terni a Spoleto, a Gianni Burli delegato provinciale CONI che ha premiato i ragazzi, allo staff tecnico del Club Stefano, Angelo, Silvia e Giancarlo che ogni settimana seguono la crescita sportiva e fisica dei ragazzi con competenza e passione, ai numerosi ragazzi (vedi foto) emozionati ma decisi a far bene, alla cooperativa “il Cerchio” all’AIAS che finanzia da sempre il corso “speciale” e per ultimo, ma al primo posto, ai genitori che credono che il judo possa davvero essere un’esperienza da non perdere nella crescita dei propri figli.
(Leonardo Perini)