ISTITUTO ALBERGHIERO "DE CAROLIS": MANCA POSTO AL CONVITTO PER 70 STUDENTI FUORI SEDE. - Tuttoggi.info

ISTITUTO ALBERGHIERO “DE CAROLIS”: MANCA POSTO AL CONVITTO PER 70 STUDENTI FUORI SEDE.

Redazione

ISTITUTO ALBERGHIERO “DE CAROLIS”: MANCA POSTO AL CONVITTO PER 70 STUDENTI FUORI SEDE.

Mer, 29/04/2009 - 10:20

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di Angelo Paci

Preside Ipssart

” Conclusa la fase delle prescrizioni per il prossimo anno scolastico 2009/2010, con un numero di iscritti che passa dagli attuali 630 ai 714, e accingendosi la nostra scuola ad organizzare i servizi per gli studenti che hanno chiesto di frequentare l'Alberghiero/Turistico di Spoleto, mi trovo a verificare che purtroppo, date le dimensioni attuali del convitto annesso (194 posti in tutto), non siamo in grado di soddisfare la richiesta di 70 studenti che hanno chiesto di frequentare la scuola di Spoleto.

Molte delle nuove iscrizioni provengono infatti da fuori regione ed in particolare dal Lazio, che ha fatto registrare ben 36 richieste dalla provincia di Roma e 29 da quella di Viterbo. A fronte di 154 richieste per il settore maschile, la disponibilità è di 102 posti, mentre per quello femminile, a fronte di 110 richieste, la disponibilità è di 92 posti, con una lista d'attesa quindi di 52 ragazzi e 18 ragazze.

Tali dati non possono non interessare la città intera di Spoleto per diversi motivi.

L'Alberghiero/Turistico di Spoleto, istituito nel 1965, prima scuola del genere in Umbria, ha nel corso degli anni progressivamente accresciuto la propria notorietà, tanto da diventare uno degli Istituti più rinomati in Italia nel campo della formazione professionale alberghiera, turistica e ristorativa. L'istituzione di altri Istituti Alberghieri in Umbria, ad Assisi, a Terni, a Città di Castello ha progressivamente ridotto il bacino di utenza della scuola di Spoleto, che, pur continuando ad ottenere iscrizioni anche dall'Umbria (75 i nuovi iscritti dalla provincia di Perugia e 36 da quella di Terni per il prossimo anno scolastico), sempre di più in questi ultimi anni ha visto crescere il numero di iscritti provenienti da fuori regione. Tale tendenza non può che essere valutata positivamente perché porta in città un consistente numero di giovani ( non solo i 194 ospitati presso il convitto annesso, ma anche i circa 60, figli di dipendenti statali, che attualmente frequentano la nostra scuola e usufruiscono del convitto Inpdap). Giovani dunque che vengono a Spoleto, accompagnati in diverse occasioni dalle loro famiglie (inizio e fine anno, colloqui generali con gli insegnanti, ecc.), che rimangono a Spoleto per cinque anni, perché la quasi totalità, dopo la qualifica triennale, si iscrive al corso biennale postqualifica, che acquistano a Spoleto il materiale didattico (divise, libri di testo) e non solo, che contribuiscono con la loro presenza ad animare il centro cittadino. Molte città traggono beneficio economico dagli studenti universitari fuori sede, Spoleto che non ha la fortuna di avere una università, non dovrebbe deludere la richiesta di tanti giovani che hanno fatto richiesta di venire a studiare a Spoleto, perché essi rappresentano una “ricchezza” per la città. Lo stesso convitto poi, che sviluppa quotidianamente la sua attività nell'arco delle 24 ore per i suoi 194 ospiti, è fonte di lavoro per il personale e contribuisce con il suo cospicuo bilancio, alimentato dalle rette pagate dagli studenti e dalle uscite relative agli acquisti, ad animare l'economia locale

Rivolgo pertanto un appello alle istituzioni locali, Provincia di Perugia e Comune di Spoleto, affinché si facciano parte attiva, per quanto di loro competenza, per ricercare nell'immediato idonee soluzioni, quali ad esempio convenzioni con strutture ricettive o privati o contribuzioni economiche, che consentano alle famiglie degli studenti fuori sede di affrontare costi sopportabili, e comunque in linea con quelli del convitto, per il soggiorno studio a Spoleto dei propri figli.”


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