Un’ordinanza di chiusura. Il ristorante prima di riaprire i battenti dovrà far certificare da un tecnico specializzato tutte le attrezzature di cucina. In particolare un forno a gas per la cottura degli arrosti il cui malfunzionamento ha generato l’esalazione per un difetto nella combustione che ha miscelato all’ossigeno il velenosissimo gas.
Atti dovuti. Conseguenza dell’intossicazione che ha colpito due persone martedì in un ristorante di Piegaro. Mentre i due uomini di 41 e 51 anni sono ancora ricoverati in osservazione al Santa Maria della Misericordia con cinque giorni di prognosi, i vigili del fuoco hanno provveduto a vagliare la cucina del locale.
Tra l’altro in sala c’erano anche una decina di clienti. Tra questi il sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli ed il suo esecutivo, più un gruppo di lavoratori della vetreria cooperativa di Piegaro che avevno già lasciato il locale e sono stati richiamati per sincerarsi del loro stato di salute.
Il sopralluogo dei tecnici è stato anche corredato dalla relazione della polizia municipale di Piegaro e tutto confluirà nel fascicolo che i carabinieri della Compagnia di Città della Pieve depositeranno in procura (che per competenza è quella di Terni).