Sarà attivato entro fine mese il percorso di stabilizzazione per i lavoratori precari della Regione Umbria con passaggio a categoria C, part-time al 50% e successivo impegno all’incremento dell’orario di lavoro. Il tutto è stato messo nero su bianco lunedì 26 marzo nell’intesa sull’applicazione del dlgs 75/2017 (noto come legge Madia) siglata dall’assessore Antonio Bartolini con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, Fabrizio Fratini e Silvia Pansolini per la Fp Cgil, Ubaldo Pascolini per la Fp Cisl e Maurizio Molinari per la Uil Fpl.
L’intesa assicura la stabilizzazione tramite concorso riservato a 35 lavoratrici e lavoratori nel periodo 2018-2020, di 15 già nel 2018. “Si tratta di un risultato importante – è il commento dei sindacati – perché si procede in tempi rapidi e con una procedura unica, esclusivamente riservata ai precari dell’ente, alla stabilizzazione di 35 lavoratori, alcuni dei quali già in scadenza di contratto. Inoltre – concludono Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl – l’intesa impegna la giunta regionale a proseguire il percorso condiviso con le organizzazioni sindacali per verificare tutte le ulteriori procedure di stabilizzazione possibili, per il definitivo superamento del precariato all’interno dell’ente”.
Anche il segretario regionale della Cisal Umbria, Vincenzo Filice, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto tra le organizzazioni sindacali e la Regione Umbria, suggellato con la firma del protocollo d’intesa che prevede la stabilizzazione del personale precario in servizio presso gli uffici della giunta regionale. “Si tratta di un percorso che la Cisal ha condiviso fin dall’inizio – sottolinea il segretario Filice –, con il solo obiettivo di rassicurare un futuro lavorativo ai precari. La stabilizzazione sarà attuata nel triennio 2018-2020 e continueremo a tenere alta l’attenzione affinché venga superato definitivamente il precariato presente all’interno dell’ente”.
(aggiornato alle ore 18.23)