Spoleto

Integrazione ospedali, i nomi dei tecnici | Polemica sulla commissione paritetica

Partire prima con un tavolo di lavoro più ristretto, relativo all’integrazione tra gli ospedali di Spoleto e Foligno, e soltanto in un secondo momento allargare il tavolo agli altri Comuni dell’area vasta e della provincia di Terni, su cui comunque si lavorerà  a stretto giro. E’ questo l’orientamento del sindaco Fabrizio Cardarelli espresso martedì mattina durante la riunione congiunta di conferenza dei capigruppo e commissione sanità. Un incontro che si è aperto con la presenza del vicesindaco Maria Elena Bececco a rappresentare la Giunta, con qualche protesta da parte di alcuni esponenti di opposizione che volevano invece la presenza del primo cittadino. Che più tardi comunque ha fatto capolino nella sala raccontando alcune novità.

Ad illustrare le strategie della Giunta dopo il mandato ricevuto dal consiglio comunale con l’approvazione della mozione sull’integrazione degli ospedali (qui il testo del documento) è stata appunto la Bececco, che ha annunciato i nomi dei tre esperti individuati per analizzare la situazione del San Matteo degli Infermi e redigere una proposta sull’integrazione con il nosocomio folignate. Ad essere stati scelti sono stati Enzo Ercolani, Antonella Esposito e Alessandro Laureti. I consiglieri comunali ieri mattina hanno deciso di convocarli per la prossima settimana per far in modo che possano illustrare già un quadro della situazione. La vicesindaco, però, ha spiegato anche i tempi lunghi che invece occorreranno per la commissione paritetica chiesta dal consiglio comunale (con la consigliera Pd Laura Zampa che ha evidenziato la necessità di allargarla a vari Municipi, non solo Foligno, Terni e Orvieto, ma anche Trevi e Cascia ad esempio, facendo leva sul ruolo di Cardarelli di presidente dell’Ati). Da più parti è arrivato quindi l’appello a fare in fretta, come ad esempio da Giampaolo Emili (lista Due Mondi) e dall’accorato intervento di Carla Erbaioli (Pd). Soddisfatto intanto della volontà di affrontare permanentemente la questione dell’ospedale – come da lui richiesto – il capogruppo di Forza Italia Alessandro Cretoni. Mentre quello del Pd Dante Andrea Rossi ancora una volta ha osservato che presto gli equilibri regionali dovrebbero cambiare visto che si sta andando nella direzione di una Asl unica umbra.

Qualche novità l’ha comunque portata il sindaco Cardarelli. Che ha ricordato come il rientro nella Giunta regionale di Luca Barberini permette finalmente di avere un interlocutore fisso. Il primo cittadino aveva infatti incontrato nei giorni scorsi l’assessore Bartolini, fino a qualche giorno fa delegato alla sanità, e che ora invece ha ripreso il dialogo con Barberini, con cui era già in corso un ragionamento in merito al percorso di integrazione tra Spoleto e Foligno. “Mi ha assicurato che convocherà un incontro entro fine settimana, o al massimo all’inizio della prossima” ha spiegato Cardarelli. Sui tempi, quindi, c’è la volontà di stringere. Ma qualche malumore c’è stato da parte di alcuni consiglieri che hanno ritenuto inutile l’esistenza di un tavolo di lavoro locale, incalzando per l’attivazione di uno più ampio da subito. Scettico su questa ultima ipotesi è apparso il sindaco, che ha invece evidenziato come per cercare di ottenere quello che si chiede occorre prima far diventare la propria proposta inattaccabile. Mentre l’assessore Bececco ha ribadito l’importanza di avere anche un comitato locale che “servirà  per capire prima cosa questi tecnici diranno nella commissione paritetica, per redigere prima una proposta condivisa“. Un modus operandi che è stato elogiato soprattutto da Emili e Cretoni, che nei giorni scorsi avevano chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo proprio per stringere sulla questione integrazione.