È polemica aperta sull'indagine dell'amministrazione comunale per conoscere le abitudini d'acquisto delle famiglie spoletine. Ma non solo tra l'Ascom e il Comune. La polemica ora è tutta interna alle associazioni di categoria.
Dopo la presa di posizione dell'associazione commercianti, infatti, è ora la Confesercenti del presidente Giampiero Proietti ad intervenire, schierandosi a favore dell'amministrazione comunale e criticando la Confcommercio.
“Le Associazioni di categoria – spiega Proietti – non possono vedere che favorevolmente lo sforzo dell'amministrazione comunale per conoscere dati utili per la definizione dei suoi programmi. E' il caso dell'indagine sui consumi delle famiglie nel territorio comunale e dei comuni limitrofi. Le Associazioni già in passato – sottolinea, rimarcando quanto detto dall'amministrazione – erano state messe al corrente dell'iniziativa da parte del Comune di Spoleto, sia in occasioni operative ma soprattutto in occasioni istituzionali come quella del patto per lo sviluppo di Spoleto.D'altra parte l'accusa di strumentalizzazione di un associazione di categoria, a cui tanto risalto è stato dato dalla stampa, non ha ragione di essere dal momento che i piani del commercio della città sono già in discussione dal mese di novembre scorso e le scelte del Comune di Spoleto, che di certo hanno prodotto acceso dibattito, sono già chiare e con esse le Associazioni di categoria si stanno confrontando”.
“Non entriamo nel merito degli strumenti tecnici e organizzativi, – prosegue la Confesercenti, proprio dove l'Ascom entrava nei dettagli – riconoscendo al Comune l'autonomia di selezionare professionisti ed esperti con criteri validi e trasparenti.Vale la pena chiedersi se un'occasione come questa, soprattutto nel momento della presentazione dei risultati, non sia una occasione per riflettere come comunità cittadina sulla trasparenza delle scelte fatte, non solo dall'Amministrazione Comunale, ma anche dall'Associazione di Categoria e dai singoli commercianti ed esercenti, e le richieste e la percezione dei cittadini. Le Associazioni di Categoria (e per questo la Confesercenti ha dato la sua disponibilità), dovrebbero insieme al Comune, conoscere e discutere quanto prima i risultati dell'indagine, per individuare tutti insieme le carenze del sistema e lavorare per la riqualificazione del tessuto commerciale ed economico anche attraverso modalità innovative quali ad esempio i Centri Commerciali Naturali”.
“La Confesercenti di Spoleto – prosegue Giampiero Proietti – respinge qualsiasi strumentalizzazione da parte di chi si arrocca il diritto di parlare a nome di tutte le Associazioni, questi soggetti che vorrebbero far apparire la nostra città come il degrado commerciale ed economico del nostro comprensorio evidenziando soltanto, gli aspetti negativi (secondo il loro parere) senza evidenziare minimamente gli aspetti positivi che sono stati portati avanti e si stanno completando in questa città per gli interessi di tutti i Commercianti ed i cittadini.Se qualcuno pensa di strumentalizzare la Associazioni di Categoria per scopi propagandistici o per fini elettorali – conclude Proietti – sappiano costoro che la Confesercenti fa solo ed esclusivamente gli interessi dei Commercianti iscritti e non, e respinge fermamente tali posizioni”.
ARTICOLI CORRELATI
LE ABITUDINI DI ACQUISTO DELLE FAMIGLIE PASSATE AL SETACCIO DAL COMUNE DI SPOLETO – clicca qui
ABITUDINE DI ACQUISTO DEGLI SPOLETINI: L'ASCOM SI METTE DI TRAVERSO – clicca qui
INDAGINE SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE SPOLETINE, LA REPLICA DELL'AMMINISTRAZIONE – clicca qui