La Cisl si impegna da una parte a dare maggiore efficacia alle politiche istituzionali definite ormai da tempo soprattutto per quanto riguarda una maggiore efficacia nell'attività di vigilanza e ispettiva anche attraverso un adeguamento degli organici, sia per quanto riguarda le funzioni delle Asl sia per quanto riguarda le direzioni del lavoro e un loro possibile coordinamento.
Dall'altra parte si tratta di intensificare un'azione negoziale in tutti i luoghi di lavoro che affronti anche, in una logica di valorizzazione del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls- Rlst), le questioni dell'organizzazione del lavoro e sulla sicurezza. La Cisl ritiene il posto di lavoro e la stretta correlazione tra azienda o i suoi responsabili e i lavoratori (o i loro rappresentanti) il vero luogo dove si costruisce la sicurezza e quindi, in questo senso, dovrebbero andare le risorse sia economiche che umane e professionali. A questo proposito, è arrivato il tempo di avere riscontri più concreti da parte delle associazioni delle imprese rispetto alla necessità di avviare un confronto sulla contrattazione aziendale-territoriale che oltre che affrontare le questioni salariali affronti anche il tema della sicurezza- salute nei luoghi di lavoro. Così come è arrivato il tempo di rendere operativo il Fondo regionale, già da tempo concordato, per garantire un sostegno economico alle famiglie che hanno avuto vittime sul lavoro.
Il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra sottolinea che “la Cisl riprenderà con forza questo tema della sicurezza, verificando all'interno delle istituzioni e degli istituti preposti alla vigilanza e alla prevenzione della sicurezza nei luoghi di lavoro le responsabilità e la professionalità delle persone impiegate”.