Inchiesta baby squillo, non si trova l'agenda dell'ape regina / Avv Proietti "quadro accusatorio ridimensionato" - Tuttoggi.info

Inchiesta baby squillo, non si trova l’agenda dell’ape regina / Avv Proietti “quadro accusatorio ridimensionato”

Luca Biribanti

Inchiesta baby squillo, non si trova l’agenda dell’ape regina / Avv Proietti “quadro accusatorio ridimensionato”

La prostituta romena risponde ai giudici / A Perugia l'interrogatorio di garanzia
Mar, 20/05/2014 - 14:24

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Potrebbe portare ad ulteriori sviluppi il fermo giudiziario di Aurelia Modavioio, la 27enne romena che secondo l’accusa sarebbe l’ “ape regina” del giro di prostituzione avviato fra Terni e Spoleto e che ha visto coinvolte anche alcune minorenni e almeno una quindicina di clienti. La donna è accusata di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: per gli investigatori sarebbe stata lei a gestire alcuni contatti tra le minori e i clienti e a prestare anche la propria casa per gli incontri delle baby squillo con gli avventori.

Per i carabinieri è una “donna senza scrupoli pur di ottenere elevati profitti economici”. Ieri è stata sottoposta a interrogatorio di garanzia nel carcere di Capanne di Perugia.
La Modavioio, a quanto riferisce il suo legale, l’avvocato Massimo Proietti del foro di Terni, ha risposto alle domande del gip e respinto tutte le accuse: “Per quanto riguarda l’accusa di induzione alla prostituzione – dice l’avvocato contattato al telefono da Tuttoggi.info – è opportuno chiarire che ad accusare la mia assistita è la minorenne che risulta essere amante del marito della Modavioio stessa. Accuse che, a nostro modo di vedere, si basano su motivazioni di gelosia della minorenne”.
“Per quanto riguarda invece il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione – seguita Proietti – le accuse vengono mosse da una ragazza, ormai maggiorenne, che la mia assistita ha ospitato in casa sua. Ci sono senza dubbio alcuni aspetti da chiarire, visto che la Modavioio teneva contatti telefonici con alcuni clienti perché lei stessa si prostituiva”.

L’avvocato Proietti nega il sequestro di una agenda dove la romena avrebbe segnato nomi e numeri dei clienti: “Non c’è assolutamente nessuna agenda e nessuna lista è stata trovata dagli inquirenti nelle perquisizioni domiciliari della mia assistita. Questa famosa lista nasce da una frase che una delle minori ha detto alla Modavioio: ‘io non sono nella tua lista’, che noi reputiamo un’espressione colorita o una battuta che nulla ha a che vedere con l’esistenza di un’agenda”.
Nel frattempo proseguono le indagini degli investigatori che stanno setacciando tutti gli elementi in loro possesso per risalire ai clienti delle giovani prostitute. Tra di loro ci sarebbero noti professionisti e imprenditori di Terni, Roma, Perugia e Rieti. Alcuni di questi sono già stati sentiti dagli investigatori.

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