Una nuova, importante luce si è accesa nel panorama della ricerca scientifica, non solo italiana, ma anche internazionale, per alimentare la speranza di salvare vite umane e tutelare la qualità di vita dei malati: la Human Health Foundation Onlus, l’Istituto di Bioscienze della Salute Umana di Terni. Ieri la suggestiva inaugurazione dei nuovi laboratori, a Terni, alla presenza di un pubblico numeroso e di molte istituzioni ed autorità civili, politiche, militari e religiose. La HHF – nata a Spoleto nel 2006, fortemente voluta dal prof. Antonio Giordano, Presidente dello Sbarro Health Research Organization (Philadelphia – USA), scienziato di fama internazionale e docente di patologia umana ed oncologia all’Università di Siena, e dal Presidente della Banca Popolare di Spoleto, Giovanni Antonini – è stata pensata per introdurre in Europa, ed in particolar modo nel Centro Sud dell’Italia, un sistema di ricerca scientifica competitiva e tecnologicamente all’avanguardia, sul modello statunitense.
La HHF beneficia, infatti, del know how della Sbarro Health Research Organization e, su questo modello, finanzia il lavoro di esperti ma anche di giovani clinici, biologi molecolari, genetisti, fisici, chimici e biomatematici che studiano i meccanismi molecolari del cancro e di altre condizioni debilitanti.
Gli ambiti di ricerca della HHf sono la ricerca sul cancro della mammella, del cervello e del polmone, la scoperta di nuovi meccanismi per la rigenerazione muscolare per il miglioramento delle terapie relative all’atrofia muscolare, l’HIV, la distrofia muscolare ed il cancro, compresa la ricerca per realizzare farmaci in grado di curare quest’ultimo.
Al tavolo delle autorità, insieme al Presidente Antonini, mente creatrice della HHF, il Prof. Antonio Giordano, il deus ex machina, il vero motore dell’Istituto di ricerca, il senatore Ignazio Marino, Presidente della Commissione Igiene e Sanità e Professore di Chirurgia presso lo Jefferson Medical College (Jefferson University), Giuseppe Pizza, Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Vincenzo Riommi, Assessore alla sanità della Regione Umbria, Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, e, in rappresentanza del Vescovo di Terni, Mons. Vincenzo Paglia, impegnato alla Conferenza Episcopale umbra, di cui è presidente, Don Riccardo.
Moderatrice dell’evento, la giornalista Anna La Rosa. Antonini, visibilmente emozionato, ha raccontato la genesi della HHF, quel primo 'galeotto' incontro con Giordano, 5 anni fa a Philadelphia, e la forte volontà di creare in Italia una Fondazione nuova, che “valorizzasse il merito di chi ricerca, 'infettando' il sistema con realtà scientifiche rispettose dei criteri meritocratici. La meritocrazia ed il finanziamento di una ricerca indipendente, che crei sinergie ma anche sana competizione nel settore scientifico, sono parole chiave nella mission della Fondazione” – ha affermato Antonini. Dal 2006 ad oggi, la Fondazione ha erogato circa 300.000 € sotto forma di contributo per specifici progetti di ricerca, assegni di ricerca e borse di studio, ed ha investito circa 2.000.000 € per l'Istituto di Bioscienze di Terni.
All'evento c’era tutta l’Umbria istituzionale, sentore di una comune volontà di lavorare insieme per realizzare un grande progetto che renda “grande” una piccola regione, in un Paese come l’Italia in cui, stante l’annoso e grave problema del poco investimento pubblico nella ricerca scientifica, manca anche l’intervento privato che la supporti, visto il tessuto di piccole–medie imprese che trovano difficoltà ad investire nella ricerca. Anche per questo, la HHF rappresenta non solo un’eccellenza dal punto di vista medico–scientifico, ma anche un’esperienza dal carattere quasi unico, dato che è finanziata totalmente da capitale privato. La Banca Popolare di Spoleto ha deciso di “scommettere” su un bene prezioso per la collettività, la salute: una scelta che persegue concretamente, destinando, oltre ai progetti già in corso, il 3% degli utili di ogni anno alla HHF. Fondamentali saranno comunque le donazioni di aziende e privati e di ogni programma di raccolta fondi per finanziare i progetti via via ritenuti meritevoli di essere sviluppati.
“In Italia solo lo 0,9% del Pil viene investito in ricerca e sviluppo – ha affermato il senatore Marino – la Fondazione rappresenta un passo avanti per il Paese. Ho voluto far si che il 10% delle tasse vengano attribuite ad una commissione di giovani scienziati che valutino i progetti da finanziare in base al merito”.
Inaspettato il fuori programma con l'ospite inatteso, Vittorio Sgarbi che, legato per stima ed amicizia al presidente Antonini, ha portato il proprio augurio e rivolto il proprio pensiero alla nuova Fondazione.
Ma, come è tipico dell’istrionico critico, non poteva mancare la “ciliegina sulla torta”, commentando un fatto prettamente spoletino, legato al Festival dei Due Mondi che sta per aprire le porte della 53° edizione.
“Il Presidente Antonini – afferma uno Sgarbi compassato e senza mezze misure (guarda il video) – imprenditore illuminato e gentile, ha avuto la delicatezza di compensare il difetto, grave e fisiologico, del Comune di Spoleto che tende a rompere i c…i a quelli che lavorano per lui, mettendo a disposizione Palazzo Pianciani per alcune mostre”.
La polemica si riferisce, infatti, alla mancata disponibilità di Palazzo Collicola, da parte del Comune, per le mostre portate da Sgarbi a Spoleto per il Festival e che invece troveranno posto nel piano nobile del restaurato Palazzo Pianciani.
Polemiche a parte, protagonista della serata è stata, naturalmente, ancora la HHF; terminati gli interventi dei relatori, tutti i convenuti hanno potuto visitare i nuovi laboratori dell’Istituto di bioscienze, accompagnati dai ricercatori, veri protagonisti di questa importante avventura, che ha come fine non solo la salvezza di tante vita ma anche quello di mantenere accesa la speranza.
(Francesca Tortora)
