Cronaca

Impianti sportivi, non c’è la maggioranza: discussione rimandata

Una maggioranza che manca. Sul tavolo della commissione di martedì, l’integrazione dell’ordine del giorno e i documenti che sono arrivati solo lunedì pomeriggio. Una preconsiliare con cui la giunta pensa in maniera concreta ad una gestione in proprio del Palaevangelisti, del Santa Giuliana e del palazzetto di viale Pellini.

Un ordine del giorno che, però, non è stato discusso perché è stata approvata una mozione d’ordine di Tommaso Bori che sostiene che, vista l’importanza dell’atto e l’integrazione non condivisa, serve un approfondimento e poi un passaggio in Prima e Seconda commissione.

In ballo, infatti, ci sono variazioni al bilancio e una modifica al regolamento sull’assegnazione degli impianti sportivi e che non permette una gestione diretta da parte del Comune, escluso Curi a parte.

A tentare di rimetter sulla retta via la commissione, il presidente Michelangelo Felicioni che ha ricordato come la riunione congiunta di Prima e Seconda sia già stata convocata. Ma la mozione piddina è passata nonostante il numeri: dieci i voti della maggioranza e sei quelli dell’opposizione, viste un’uscita dall’aula di tre consiglieri, forse strategiche forse casuali. Il tutto potrebbe tornare sul tavolo della commissione già da venerdì.

“Sancita la fallimentare scelta politica e gestionale dell’affidamento degli impianti sportivi alla Kronogest, – scrivono dal Pd – la giunta Romizi si allinea alle istanze fin da subito denunciate dal Partito Democratico e presenta al vaglio della commissione, con iter forzato da tempi strettissimi, la decisione di adottare per le strutture del Palasport Evangelisti, Palazzetto Pellini e stadio Santa Giuliana una gestione diretta da parte dei competenti uffici comunali”.

E una tirata di orecchie sull’assenza della maggioranza che uscendo dall’aula “permette il rinvio della pratica e non concedendo il sostegno e la fiducia all’assessore Prisco e alle scelte politiche/amministrative di questa giunta che, ormai è noto, sempre più spesso non convince nemmeno i propri consiglieri di riferimento”.

“L’affidamento per la gestione degli impianti sportivi – continua la minoranza – rappresenta l’emblema dell’approssimazione con cui la giunta interviene sull’amministrazione della città di Perugia; assenza di una visione, mancanza di una direzione comune, progettualità inadeguata; si procede per tentativi e ogni volta si crede di poter tornare indietro e ripartire da zero senza lasciare sul campo conseguenze irreversibili.

Nel caso specifico c’è stato un primo bando ritirato, un secondo che ha affidato la gestione, senza la materiale firma del contratto, con i risultati che oggi conosciamo, che hanno creato tensioni e disguidi con un fiore all’occhiello per Perugia come la Sir Safety Perugia,

e che come Partito Democratico avevamo chiesto di analizzare ben prima del loro verificarsi”.

I democratici chiedono infine di spiegare il perché pur avendo a disposizione una graduatoria si sta passando all’affidamento diretto come a voler sancire che gli elementi positivi della gestione esternalizzata non valgono per le altre partecipanti ritenute evidentemente non all’altezza”.