“Segni Barocchi”, la rassegna culturale folignate dedicata alla cultura barocca, ha preso il via ieri sera con la sua XXIX edizione attraverso lo spettacolo teatrale “Il medico per forza” di Molière, presso l'Auditorium San Domenico.
A rappresentare la commedia cinque bravissimi attori che hanno riempito un'ora e venti minuti di spettacolo con una bravura davvero straordinaria. Il Teatro Paravento, fondato nel 1982, è una compagnia stabile che basa il suo lavoro su un insieme di tecniche espressive, dalla pantomima al clown, alla Commedia dell'Arte, mirando alla simbiosi tra parola, movimento, musica e immagini. La poliedricità degli attori spazia dalla creazione di propri testi, all'improvvisazione e al teatro d'autore, con esiti che si situano tra il comico e il tragico. La profondità e l'attualità dei temi proposti sono veicolate dalla vivacità, dalla freschezza e dal temperamento del gruppo.
La commedia fu rappresentata per la prima volta nel 1666 dalla stessa compagnia di Molière, il quale interpretò il personaggio principale, Sganarello. Fu uno dei lavori più replicati dell'autore francese nella sua epoca e ancora oggi continua a essere spesso messo in scena. “Il medico per forza” narra vicende molto divertenti. In ogni scena c'è una nuova situa¬zione comica, un nuovo ostacolo che Sganarello deve superare, mantenendo lo spettatore col fiato sospeso. La storia propone le vicende di due domestici di Geronte – nobile ricco e ingenuo – che cercano un medico per guarire sua figlia, affetta da una strana malattia: ha perso l'uso della parola. Giunti i due domestici nei pressi della casa di Sganarello – un contadino ubriacone – incontrano Martina sua moglie. Per vendicarsi delle sberle ricevute, quest'ultima spaccia il marito per un medico un po' particolare: occorre infatti bastonarlo perché riconosca la sua condizione di medico e la sua bravura come tale. I due domestici lo bastonano e lo conducono in casa di Geronte per guarire la ragazza ammalata. A Sganarello non rimane che accettare il gioco onde evitare di prendersi altre bastonate. A partire da questo momento le beffe, gli inganni, i rimedi in extremis di Sganarello si susseguono in un crescendo esilarante finché “Il Medico per forza” commetterà un'imprudenza dopo la quale risulterà chiara la sua identità.
Durante lo spettacolo si sono susseguite delle rivisitazioni della trama classica attraverso momenti musicali, acrobazie e numeri da giocoliere con bottiglie, birilli e piatti.
Verso la fine non è mancato neanche il coinvolgimento diretto del pubblico con calorosi saluti da parte di una delle attrici, e un invito ai signori spettatori di alzarsi ed andarsene con l'ausilio di uno dei rappresentanti.
Una serata piacevole, con una commedia divertente e significativa lavorata da dei professionisti davvero preparati e appassionati.
(V.B.)
