Il 2014 della cultura in Umbria/ Oltre i soliti noti c'è di più/La vertigine della lista - Tuttoggi.info

Il 2014 della cultura in Umbria/ Oltre i soliti noti c’è di più/La vertigine della lista

Carlo Vantaggioli

Il 2014 della cultura in Umbria/ Oltre i soliti noti c’è di più/La vertigine della lista

L'Umbria è una regione ricca di importanti appuntamenti musicali e culturali in genere che non sfigurano davanti a nessun'altra programmazione
Gio, 01/01/2015 - 15:55

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L’Umbria non è mai stata una regione “arida” di iniziative culturali e musicali e volendo fare una lista delle più importanti per l’anno 2014, si rischia di lasciare indietro qualcuno o qualcosa che nella collocazione territoriale o per le forze coinvolte, quasi sempre fatte di volontari e appassionati, ha una importanza pari alle più conosciute e recensite.
Ma, come magistralmente indica Umberto Eco, la vertigine della lista incombe e così in questo primo giorno dell’anno non è così sbagliato guardarsi solo per un momento indietro per capire cosa è stato fatto e come in Umbria.
Scorrendo mese per mese nello storico dei nostri articoli, ci è balzata agli occhi sin da subito la costante vivacità degli eventi programmati dal Ciac di Foligno, il Centro Italiano di Arte Contemporanea. Basta visitare il sito dell’associazione per verificare tutti gli appuntamenti del 2014. Frizzante e “visiva” l’attivita di Palazzo Collicola a Spoleto  guidata da Gianluca Marziani.
L’anno “culturale” era cominciato per l’Umbria proprio a gennaio con la messa in onda delle nuove puntate della fiction Don Matteo, il cui set era stato spostato, con grande profluvio di polemiche, da Gubbio a Spoleto (Clicca qui).
Cè di che pensare se la questione ha coinvolto per un lungo periodo dell’anno i contendenti in campo, ma tant’è, al genere di “cultura” ormai non si guarda in faccia se di mezzo ci sono interessi economici sensibili.
Il 2014 è anche l’anno di “Sensational Umbria”, la mostra fotografica del celebre fotografo Steve Mc Curry che è diventata un po’ il tormentone dell’immagine della regione. Una mostra itinerante alla quale poi si sono aggiunti anche delle appendici come la mostra di scatti sui ceraioli di Gubbio in esposizione da fine anno a Palazzo dei Consoli. (clicca qui e qui)
A gennaio sono rimaste impresse invece le file interminabili di visitatori per un brevissimo ritorno in città della Madonna di Foligno dipinta da Raffaello (clicca qui). Un ‘accoglienza stupefacente, tra curiosità e orgoglio cittadino, per una pala d’altare ( 1511-1512) dai colori indimenticabili.
E’ del mese di aprile invece una delle rassegne musicali più innovative ed anche, per certi versi, inaspettata della regione, Segnali 2014 a Perugia (clicca qui). Quattro giorni di appuntamenti sulla musica elettronica contemporanea e le arti visive organizzata dal Conservatorio di Musica di Perugia e che ha visto la partecipazione di alcuni artisti di assoluto rilievo come Patrizio Fariselli, Francoise Barrière e Nicholas Isherwood.
Nel campo musicale l’Umbria non si fa mai mancare nulla ed è ormai terra di grandi iniziative, oltre le più conosciute, con notevole reputazione internazionale, come il concorso pianistico internazionale per giovani Casagrande di Terni, che proprio nel 2014 festeggiava la sua 30^ edizione (clicca qui), o il Trasimeno Music Festival guidato dalla famosa pianista Angela Hewitt e che vede nei suoi programmi i migliori artisti del momento come la Camerata Salzburg o il Quartetto di Cremona (clicca qui). XVI edizione nel 2014 anche per l’Hermans Festival di Collescipoli a Terni, interamente dedicato alla musica organistica con un programma di concerti che abbraccia l’intero anno per una displina musicale di nicchia ma che ogni volta vede una nutritissima schiera di spettatori nelle più originali location dell’Umbria in cui sono presenti organi storici (clicca qui).
Ad aprile, dopo 561 anni, torna in esposizione a Montefalco una lettera autografa di Benozzo Gozzoli, l’artista al quale la città ha dedicato un museo e, come per la vicina Madonna di Foligno, file di visitatori attratti dall’originale iniziativa (clicca qui).
Ma più ci si avvicina ai mesi caldi e più si fanno pressanti le manifestazioni del pubblico all’aperto. Ed allora spazio in giugno a Jazzit Festival a Collescipoli (clicca qui), una novità nel campo organizzativo nel mondo del Jazz con una formula open source affiancata anche da un Jazz Expo di settore. Sempre in giugno Music for Sunset al Trasimeno, Isola Maggiore, particolarissimo progetto musicale che vede i concerti suonati solo al tramonto uniti ad una serie di altre iniziative culturali collaterali tra poesia e mostre, incluso l’immancabile Steve McCurry (clicca qui). La manifestazione è opera del compianto Sergio Piazzoli, scomparso a giugno.
Luglio è il mese tradizionalmente dedicato ai “santi” umbri per eccellenza, San Festival dei Due Mondi di Spoleto e San Umbria Jazz. Di loro si potrebbe parlare anni, tante sono ormai le stagioni e le leggende metropolitane che li riguardano, ma proprio per questo motivo, essendo esposti mediaticamente ben oltre la loro stessa natura tanto da essere considerate due manifestazioni “soprannaturali” vi risparmiamo la vertigine della lista.
Preferiamo invece segnalare una delle più interessanti novità del panorama musicale umbro, ovvero l’Umbria Rock Festival, opera prima (e non ultima di sicuro) di un visionario quanto simpatico magnate angloindiano, Yahswant Bajaj (clicca qui), che ha incendiato nei primi tre giorni di agosto la campagna di Massa Martana con un festival indie-rock con protagonista niente meno che Paul Weller (clicca qui), mitico fondatore degli Style Council. Una manifestazione di cui tutte le più importanti testate di settore si sono occupate pur essendo alla prima edizione.
Alla fine di agosto 15^ edizione di Narni Black Festival che ha visto il ritorno in Umbria dei Manhattan Transfer in formazione originale. Un evento unico per i fortunati spettatori poiché nel mese di ottobre è scomparso Tim Hauser band leader e fondatore del gruppo
A Settembre invece data Italiana, a Terni, di una artista mai dimenticata come Sinead O’Connor per un concerto organizzato da Terni On per la Notte Bianca della città (clicca qui). Sono invece 10 i giorni di programma del redivivo Todi Festival, 28^ edizione,  tornato sotto la guida di Silvano Spada, che preda della voglia di stupire mette in scena un testo teatrale intitolato “Intervista immaginaria a Marina Berlusconi”. Secondo la critica sembra non sia stato quel che si dice “un capolavoro”.

Menzione speciale per il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto il Festival delle Nazioni di Città di Castello e la Sagra Musicale Umbra, manifestazioni ultradecennali che lottano ogni anno con la ristrettezza di fondi ma che rappresentano sempre e comunque un punto di vista culturale di questa regione che è di altissimo profilo, sia sotto l’aspetto strettamente musicale che di ricerca e innovazione. Qualcosa per cui battersi se necessario e che oltretutto aiuta a vivere una regione piccola come l’Umbria anche in periodi meno affollati in termini di presenze turistiche. Manifestazioni su cui si può e si deve investire per una nuova cultura della conoscenza e dove gli sprechi di altre faraoniche kermesse, sono ormai un ricordo atavico.
Due le segnalazioni per iniziative legate ai libri che ci sono sembrate più interessanti di altre, ben organizzate e con un ottimo successo di publico e critica. L’isola del Libro Trasimeno, rassegna di appuntamenti con gli autori che ha visto il suo culmine quest’anno con la presenza del Presidente del Senato, Pietro Grasso ed il suo recente libro Lezioni di mafia, e il premio letterario Onor D’Agobbio a Gubbio con una serie di sezioni in gara che abbracciano molti ambiti, dal saggio scientifico al romanzo noir fino alla tesi di laurea.
La nostra lista finisce qui, chiarendo che si tratta di un elenco di manifestazioni ed eventi che hanno avuto nel corso del 2014 una visibilità maggiore rispetto ad altri, senza approfondire ancora una volta le manifestazioni più note.
Piuttosto ci interessava far capire le molte cose che la regione Umbria “possiede” già e che può ulteriormente sviluppare dando profondità alla parola cultura, ed evitando in suo nome di incentivare improbabili derive che di nuovo hanno solo il profumo dei soldi.
Se abbiamo dimenticato qualcuno, ci scuserete, ma i postumi del panettone e dello spumante, al primo giorno del nuovo anno,  non sentono ragioni, nemmeno in nome della cultura.

Riproduzione riservata

Foto: Calamita Cosmica

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