Dopo un anno di attività è positivo il bilancio dell'Hospice “La Torre sul Colle” di Spoleto. La struttura inaugurata lo scorso anno rappresenta un'eccellenza nel garantire assistenza ai pazienti terminali nel territorio dell'Asl n.3 dell'Umbria.
L'Hospice di Spoleto, è bene ricordarlo, è la prima struttura totalmente pubblica della nostra regione seguita poi da quella di Perugia. Il consuntivo dell' attività, non può che essere positivo. Sono stati assistiti circa 80 pazienti molti dei provenienti anche dal territorio di Foligno e della Valnerina.
E' positivo sottolineare che, pur affrontando la fase terminale della vita, l'equipe della struttura, costituita da medici, infermieri, operatori di assistenza e volontari, continua a mantenere un forte legame, anche affettivo, con le famiglie degli ospiti che sono stati assistiti. Vivere momenti di sofferenza ha unito più gruppi familiari che si sono ritrovati il 30 dicembre scorso all'interno della struttura per una messa celebrata da Monsignor Riccardo Fontana, Arcivescovo di Spoleto e Norcia.
Monsignor Fontana ha sottolineato che l'Hospice rappresenta non solo un luogo di cura, ma anche di speranza e di vita e la presenza di tante persone sancisce la continuità di un rapporto, che pur nella sofferenza , è forte e solidale. Elogi sono stati espressi ai medici e agli infermieri della Asl 3, agli operatori della cooperativa “Il Cerchio” ed ai volontari dell'Associazione Aglaia, che da anni opera nel territorio di Spoleto sul fronte dell'assistenza ai malati terminali a fianco del Servizio di Assistenza Domiciliare e di Cure Palliative del Distretto di Spoleto.
Il Vescovo, alla fine della Messa si è intrattenuto a lungo con gli ospiti ricoverati. La celebrazione è stata accompagnata dal coro degli “Amici di Alessandra”, gruppo presente ormai da tempo nell'Hospice di Spoleto per allietare gli ospiti.