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Amministrative Gualdo Tadino / Morroni fa ricorso, “Ripetere le elezioni”

Le elezioni amministrative che hanno visto trionfare Massimiliano Presciutti, nel ballottaggio dello scorso 8 giugno, rischiano di essere invalidate, o quantomeno annullate.

Ricorso – Questa possibilità nasce dal ricorso che i gruppi consiliari di “Forza Italia” e “Roberto Morroni sindaco” hanno presentato al tribunale civile di Perugia. La notizia è stata data in una conferenza stampa proprio dall’ex primo cittadino Roberto Morroni, Marco Squarta (Fd’I), Massimo Mantovani (NcD) e Fiammetta Modena (Forza Italia).

Ermanno Rosi “ineleggibile”? – Sul banco degli imputati ci sarebbe Ermanno Rosi, attualmente assessore all’Urbanistica e allo Sviluppo economico di Gualdo Tadino ed ex candidato sindaco nelle elezioni del 25 maggio scorso. Quest’ultimo, secondo Morroni, avrebbe dovuto essere “ineleggibile”, a causa di una precedente condanna per concorso in bancarotta fraudolenta, risalente al fallimento della Gubbio Ceramica Spa del 1995, di cui Rosi era membro del collegio sindacale.

“Legge Severino” – Morroni, che ha presentato il ricorso insieme ad Erminio Fofi, Eduardo Vecchiarelli, Silvia Minelli, Fabio Viventi e Ilaria Sellani, ha dichiarato che “l’azione si è resa inevitabile dopo essere venuti a conoscenza di una sentenza di condanna ad una pena ‘non inferiore a 2 anni per un delitto non colposo’ che in base alla ‘legge Severino’, è un presupposto di incandidabilità e di ineleggibilità”.

Morroni, infine, ha aggiunto: “Non si intende entrare nel merito della sentenza e delle accuse, ma la nostra volontà è quella di stigmatizzare nettamente il comportamento assunto durante tutta la campagna elettorale, fino all’esito delle elezioni e all’incarico ricevuto come assessore. La scorrettezza e le accuse, le polemiche e gli attacchi alzati in questi mesi contro gli avversari politici, oggi appaiono ancora più gravi perché pronunciati, mossi e promossi da chi avrebbe dovuto comportarsi in modo più trasparente soprattutto visto e considerata la carica che ambiva a ricoprire. La città di Gualdo Tadino non merita questo trattamento e i suoi cittadini non meritano di essere rappresentati e guidati da chi non può aprire serenamente il proprio armadio, perché contenente qualche scheletro”.