Il direttore di gara non ha udito alcun insulto nei confronti dei calciatori
Inizia così il lungo comunicato del giudice sportivo riguardante il match degli Allievi regionali A2 fra Gualdo Casacastalda e Collepieve, sospesa anzitempo perché l’allenatore degli ospiti aveva ritirato la squadra dopo i presunti insulti razzisti nei confronti di un suo calciatore.
Niente parole forti dunque. Nel referto dell’arbitro, infatti, è stato riportato solo il parapiglia venutosi a creare tra i giovani di entrambe le squadre al momento del rientro verso gli spogliatoi, prontamente sedato da allenatori e dirigenti. Un accenno di rissa che è però costato 75 euro di ammenda ad entrambe le società.
Ma il provvedimento più sorprendente è quello riguardante l’allenatrice Marta Gelosia, squalificata fino al 30 marzo prossimo poichè “qualsiasi decisione circa la sussistenza o meno delle condizioni per proseguire la gara spetta esclusivamente al direttore di gara. Non può, infatti, l’allenatore di una delle due squadre (né chicchessia) sostituirsi all’arbitro e decidere di ritirare la propria squadra non ritenendo sussistenti le condizioni per proseguire la partita”. La mancata prosecuzione del match, infine, è costata ulteriori 103 euro di ammenda alla società perugina.
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