Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Grifo Latte, sciopero dei lavoratori / Fuori i sindacati

I lavoratori del magazzino della Grifo Latte continuano ad incrociare le braccia in uno sciopero di cinque giorni. Al quarto giorno consecutivo, questi lavoratori continuano a manifestare con durezza il proprio diniego all’esternalizzazione del magazzino, che comporterebbe per loro un abbassamento di salario, tutele e diritti. Un crescendo di iniziative che – dopo averli visti nei giorni scorsi impegnati in presidi davanti allo stabilimento e alla Regione seguito da un incontro istituzionale regional e- oggi ha portato i lavoratori interessati a creare disagi al transito in entrata e in uscita dei mezzi dello stabilimento di Ponte San Giovanni, oltre più in generale al traffico stradale. Tra le proposte dell’ultima ora, emerse nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri alle ore 11.00 davanti ai cancelli della Grifo Latte a seguito del mancato accordo con l’azienda di martedì (11 novembre), quella di estendere i contratti di solidarietà. Decisione che permetterebbe un risparmio ben superiore a quello che si otterrebbe dalla sola esternalizzazione dei lavoratori del magazzino.

Questa mattina per i lavoratori del magazzino della Grifo Latte è arrivata la notizia che andrà avanti la procedura di mobilità. Nel corso del quarto giorno di sciopero con presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Ponte San Giovanni, i lavoratori sono stati convocati dalla Grifo Latte per domani pomeriggio, 14 novembre, per un incontro con la Servizi associati, la cooperativa indicata dall’azienda per la gestione del magazzino. All’incontro di domani sono state convocate anche le organizzazioni di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. “Domani sarà il quinto giorno di sciopero dei lavoratori del magazzino – spiegano i sindacati- che continuano a protestare contro la volontà da parte dell’azienda di esternalizzare la mansione da loro svolta. Questo comporterebbe un abbassamento di salario, diritti e tutele. Tra le proposte emerse quella dei contratti di solidarietà, che sempre di più ci sembra una strada percorribile in quanto i lavoratori della produzione dello stabilimento di Ponte San Giovanni (circa una ventina) hanno espresso la loro disponibilità. Questi lavoratori, condividendo le motivazioni dei colleghi, non sono entrati in sciopero per non recare ulteriori danni all’azienda”.

Nel corso della mattinata di ieri, l’azienda aveva convocato direttamente i lavoratori, escludendo le organizzazioni sindacali. Richiesta che è stata respinta in quanto i lavoratori hanno espresso la volontà di essere rappresentati dai propri sindacati. Al momento dell’incontro, il presidente trovandosi di fronte solamente le Rsu e i sindacati non ha dato luogo all’incontro e si e recato ai cancelli dell’azienda per parlare direttamente con i lavoratori, sottolineando la mancanza di fiducia verso il sindacato. I lavoratori hanno ribadito ancora una volta la necessita di essere rappresentati da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, soprattutto in un momento nel quale è forte lo stato di agitazione in quanto sono state aperte le procedure di mobilità.
“Riteniamo il comportamento del presidente Catanossi –fanno sapere Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil- antisindacale. Oggi è accaduto qualcosa di grave, in quanto si è andati contro la volontà dei lavoratori di essere rappresentati dal sindacato. Denunceremo quanto successo agli organi competenti”.  Intanto i sindacati hanno richiesto un incontro urgente in Regione per la riapertura del tavolo di crisi.

Anche i deputati umbri si stanno muovendo. Tiziana Ciprini (M5S), insieme al deputato Gallinella, ha presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali per spingere l’apertura di un tavolo di confronto tra le rappresentanze dei lavoratori e l’azienda. “Nonostante la proposta delle organizzazioni sindacali di ricorrere ai contratti di solidarietà e di una maggiore disponibilità sulla flessibilità sugli orari di lavoro, il Presidente Carlo Catanossi della Grifo Latte è rimasto fermo sulle sue posizioni e da lunedì scorso i lavoratori della Grifo Latte sono in sciopero riaccendendo l’ennesimo focolaio di protesta contro il temuto arrivo delle lettere di licenziamento. Il presidente di Grifo Latte ha deciso di esternalizzare il servizio di gestione del magazzino affidandolo alla Cooperativa Servizi Associati di Perugia con la prospettiva per i 18 dipendenti (tra cui quattro appartenenti alle categorie protette) di vedersi ridurre il salario, le tutele e i diritti. Occorre urgentemente ri-aprire un tavolo di confronto e verificare se vi siano i presupposti per applicare i contratti di solidarietà evitando l’esternalizzazione e la “coopizzazione” dell’azienda a favore dell’ennesima cooperativa e a discapito dei diritti dei dipendenti. La Regione faccia la sua parte: ha una quota societaria in Grifo Latte e quest’ultima è destinataria di contributi comunitari provenienti dal Piano di sviluppo rurale”