Cronaca

Giù la saracinesca del Tit Bit, storico locale nel centro storico

Una nuova saracinesca si abbassa definitivamente, quella del Tit Bit. La città perde un’altra storica attività del centro storico, all’ombra della Torre degli Sciri. Un locale che ha cresciuto generazioni, con davanti il panorama di piazza San Francesco, e che avrebbe deciso di vendere tutto a cinesi. Dell’imminente vendita agli orientali, commercianti e residenti ne parlavano da giorni sottovoce, portone dopo portone lungo la salita di via dei Priori fin giù in via della Sposa.

Il Tib bit era un rifugio sicuro, una certezza sempre aperta, d’estate come d’inverno, un luogo d’incontro che rimandava sin agli anni ’80, anche per l’inconfondibile arredamento del locale gestito da una famiglia intera: genitori e figli. Lì, in alcuni punti, nemmeno i più moderni smartphone ricevono il segnale internet. Chi non ricorda i sabato sera passati sulle scomode sedute del Tit Bit a ingozzarsi con patatine condite con tanta maionese e ketchup? Chi non ha mai notato le lunghe tavolate dei goliardi che tra queste mura si incontravano?   Come non rimpiangere le vecchie pagine plastificate di un menù corposo quasi quanto un libro di Harmony? Dopo la chiusura dell’Etrusca del Baffo di due anni fa circa, ora anche questo luogo simbolo di una Perugia che combatte contro la morsa della dura crisi ha deciso di sventolare bandiera bianca senza un ultimo saluto.

L’arrivo dei nuovi gestori di origine cinese segna un cambio non solo generazionale (in molti pensavano infatti che il Tit Bit sarebbe passato nella sua gestione di padre in figlio), ma soprattutto etnico. A ben guardare non è l’unico caso di locale, nel centro storico di Perugia, gestito da imprenditori di origine straniera: anche in via Alessi, punto di riferimento per il risveglio di un centro storico per anni assopito e pieno di saracinesche chiuse, è sorto un laboratorio d’arte gestito da giovani provenienti dalla Cina.

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