La mattina del 27 gennaio 1945 i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau furono liberati. Al loro interno non rimanevano che 7.000 prigionieri. Oltre un milione di persone deportate ad Auschwitz avevano già perso la vita in quel campo e si stima che in tutto il periodo della Seconda Guerra Mondiale sei milioni di ebrei furono sterminati, insieme a milioni di altre persone vittime del nazismo. Fu l’Olocausto.
Dal 2005, l’ONU e i suoi stati membri celebrano l’anniversario di quella liberazione e commemorano le vittime dell’Olocausto per non dimenticare lo sterminio avvenuto, per mantenere vivo nei giovani il racconto di quei giorni bui. Perché una tale aberrazione non debba accadere mai più.
In Italia, quest’anno cade anche l’ottantesimo anno dal varo, nel 1938, delle Leggi Razziali, un insieme di leggi promulgate dall’Italia fascista dal 1938 al 1943 per far rispettare la discriminazione razziale in Italia, diretta principalmente contro gli ebrei italiani e gli abitanti nativi delle colonie.
Nella Giornata della Memoria, molte sono state le manifestazioni e gli incontri, tenuti in Umbria. Riportiamo, tra tutti, il pensiero della Presidente della Regione Catiuscia Marini.
“Il 27 gennaio non deve solo rappresentare il giorno del ricordo, ma anche quello in cui ciascuno di noi riconferma il proprio personale impegno a non dimenticare ed impedire il ritorno di vecchi e nuovi fascismi perché, come abbiamo scritto nella campagna istituzionale in occasione della Giornata della memoria, ‘dimenticare li fa tornare’”.
“Ha profondamente ragione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – afferma la Presidente -, quando afferma che dal razzismo come dall’antisemitismo ci salva e ci salverà l’articolo 3 della nostra Costituzione, laddove si sancisce il rifiuto di ogni tipo di discriminazione”.
“E non c’è modo migliore per onorare la memoria delle vittime della Shoah e ribadire i grandi ed irrinunciabili valori dell’uguaglianza, dell’antirazzismo e dell’antisemitismo – conclude la presidente Marini – che rinnovare oggi l’impegno di ciascuno di noi ad impedire che simili atroci crimini contro l’umanità, come le leggi razziali e la stessa Shoah, possano ripetersi”.