Spoleto

Gestione Vus, duro attacco del Comune di Spoleto

C’è qualcosa che non va nella gestione della Vus, l’azienda partecipata di proprietà dei 22 comuni dell’area vasta presieduta da Maurizio Salari. A lamentarlo è il Comune di Spoleto, tra i soci membri, attraverso l’assessore alle partecipate Gianmarco Profili. Che evidenzia come alcune scelte fatte dai soci siano state disattese o come siano  state prese decisioni nei confronti dei dipendenti dell’azienda inopportune. Nel mirino, poi, le modifiche allo statuto che vanno approvate dai consigli comunali per ottemperare alla riforma Madia: sono due infatti le versioni che circolano, l’ultima delle quali non prevede più il limite del doppio mandato per il presidente, di cui non si sa qual è quella corretta.

Il presidente di Vus spa Maurizio Salari – esordisce l’assessore comunale Profili – ci informi in modo chiaro su come intende gestire l’azienda pubblica in questo ultimo scorcio del suo mandato perché il Comune di Spoleto, secondo socio del pacchetto azionario, non è più disponibile a disperdere energie e strumenti per fare proposte che dopo un’iniziale condivisione non vengono poi attuate”. Profili interviene dopo che la Multiservizi ha rinviato l’Assemblea dei Soci chiamata ad approvare le modifiche statutarie di adeguamento al decreto Madia sulle partecipate.

Purtroppo – evidenzia – ci sono troppe anomalie che l’Amministrazione di Spoleto non può più rincorrere nella ricerca di una corretta gestione dell’azienda. Lo scorso anno, per fare un esempio, avevamo proposto che l’incarico di Direttore generale venisse affidato all’esterno, proposta accettata dal Coordinamento di Vus ma non attuata dalla Presidenza che, quest’anno, al momento di approvare la riorganizzazione della struttura, ha riproposto di affidare tale incarico allo stesso dirigente interno di Vus già destinatario di numerosi incarichi. Da qui il nostro voto contrario. Ci giungono poi notizie di promozioni e indennità ad personam che richiederebbero una maggiore attenzione da parte non solo del CdA ma anche dal management che le propone. A proposito del CDA, in continuità con il passato, il rappresentante del Comune di Spoleto già da tempo esprime il proprio dissenso rispetto a proposte e atti per i quali sarebbe necessario utilizzare procedure più trasparenti e meritocratiche. A breve verificheremo pure se è vero che in passato l’Azienda ha concesso prestiti al personale, in base a quali regole e con quali criteri”.

“La vicenda delle modifiche statutarie della VUS aggiunge l’assessore alle partecipate – non appare diversa. In data 18 luglio u.s. abbiamo ricevuto la convocazione dell’Assemblea dei soci fissata per le successive giornate di domenica 30 e lunedì 31 luglio, al fine di approvare importanti modifiche allo Statuto. Più volte – continua Gianmarco Profili – abbiamo invitato il CdA del presidente Salari a rispettare tempi congrui, ma anche questa volta dobbiamo prendere atto che i Soci non meritano alcun rispetto. Modificare uno Statuto significa infatti acquisire pareri formali da vari soggetti istituzionali (Uffici, Commissioni consiliari, Giunta) nonché l’approvazione del Consiglio comunale. Un iter procedurale quindi complesso, non realizzabile in pochi giorni. Al di là degli aspetti meramente burocratici, il giorno 23 luglio, nel corso di un tavolo tecnico inerente gli adempimenti previsti dal Decreto Legislativo della Madia, è stata consegnata brevi manu ai Segretari Comunali, dal direttore affari legali della VUS, estensore del documento stesso, una nuova bozza di Statuto, che, ad una prima lettura, risultava diversa da quella inviata tramite pec il precedente 18 luglio. La differenza riscontrata è presto detta: nella nuova versione si chiede la cancellazione della clausola statutaria che recita ‘I Componenti del CdA non possono essere nominati per più di due mandati consecutivi’.

“Appare anomalo – prosegue l’assessore Profili – non solo il fatto che possano ‘girare’ due versioni diverse delle modifiche statutarie, ma anche che una simile proposta arrivi da un autorevole rappresentante, qual è Salari, di quel Partito Democratico che, a parole, pretende dai suoi iscritti l’obbligo di non occupare gli stessi incarichi per più di due mandati. Auspichiamo fortemente che tutti i sindaci dei territori afferenti alla VUS condividano la nostra posizione: non saremo mai d’accordo infatti a modificare il limite dei due mandati e lasciare al board di aziende a totale partecipazione pubblica la gestione ad libitum. Così come auspichiamo che, insieme a noi, i sindaci invochino il rispetto delle prerogative e delle tempistiche dei soci pubblici, deputati ad approvare gli atti fondamentali per la vita della società”.