Nella discussione inevitabile sul ritorno del Frecciarossa a Perugia si inseriscono, come prevedibile, i referenti degli altri territori regionali per i quali permangono al momento le tante difficoltà di collegamento, anche solo per poter utilizzare le opportunità della nuova fermata. I primi ad intervenire, seppure in tono istituzionale, sono i sindaci dei territori a sud dell’Umbria.
Frecciarossa, ipotesi sperimentazione su Perugia | Snobbato sud dell’Umbria
“Esprimiamo soddisfazione per la fermata a Perugia del Freccia Rossa, segno che l’alta velocità fornisce il suo servizio anche in Umbria. E’ sicuramente un fatto positivo, ma va considerato come un primo passo. Ora occorre tenere presente le esigenze di tutta l’Umbria, da Sud a Nord. I Comuni di Terni e Foligno lavorano a stretto contatto affinché si metta in campo un’azione congiunta nei confronti di Trenitalia per ottenere un potenziamento delle fermate in Umbria”, dichiarano il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, e quello di Foligno, Nando Mismetti.
“Le amministrazioni comunali lavoreranno in accordo con la Regione – concludono i due amministratori – per ottenere un risultato che vada nella direzione di una maggiore attenzione dei territori per un servizio che sia strategico e di qualità per tutti gli umbri”.
Ma non manca sull’argomento anche la dura nota del Comitato Viaggiatori di Spoleto, gruppo che da tempo combatte per ottenere una soluzione concreta agli oggettivi problemi di collegamento che Spoleto ed il suo territorio stanno avendo da qualche anno. Prima richiesta non negoziabile per il Comitato è risolvere la questione della fermata del Frecciabianca a Spoleto, primo passo verso una normalizzazione della situazione. Ecco l a nota integrale del Comitato:
Come farà il resto dell’Umbria a raggiungere l’alta velocità ferroviaria che grazie al Frecciarossa sarà presto a Perugia? Il Comitato Viaggiatori di Spoleto rivolge questa domanda alla Regione Umbria e alle amministrazioni locali. Il Frecciarossa, che partirà da Perugia alle 5.15 e raggiungerà Milano dopo circa tre ore e mezza, finalmente garantendo anche agli umbri di poter usufruire dell’alta velocità, in realtà taglia fuori gran parte della Regione. Non c’è infatti possibilità di raggiungere il capoluogo, lasciando di fatto isolati i territori dell’Umbria meridionale che sono stati finora molto penalizzati.
La questione della fermata del Frecciabianca a Spoleto, che si potrebbe risolvere immediatamente, è infatti una battaglia ancora aperta che riguarda un vasto comprensorio che con la Valnerina interessa sessantamila abitanti. Ricordiamo che le infrastrutture sono strategiche per il rilancio di un territorio colpito duramente dal sisma dell’ottobre 2016. La fermata del Frecciabianca costituisce per il comprensorio un collegamento indispensabile per lavoratori, studenti e turisti.
Dopo venti anni non è stato ancora completato il raddoppio della Spoleto – Campello (20 km.) per il quale sono stati spesi cento milioni di euro e non esiste ancora il progetto del raddoppio Spoleto Terni.
Il Comitato Viaggiatori attende dalle istituzioni una risposta per sapere come e quando tutti i cittadini umbri potranno accedere all’alta velocità.