Quindici anni di amicizia, fratellanza, scambi di visite, viaggi fra Francia ed Italia, fra l’Umbria e la Languedoc-Roussillon, respirando a pieno lo spirito di unità, tolleranza e vicinanza fra popoli. Lo scorso 2 giugno una delegazione di fossatani, guidata dal vicesindaco Fabrizio Paciotti e dal consigliere comunale e presidente del comitato del gemellaggio Lorenzo Polidori, hanno raggiunto la cittadina di Saint Ambroix (nel sud della Francia) per rinnovare, con una cerimonia solenne, le promesse di amicizia fra le due comunità.
Erano presenti all’incontro anche i rappresentanti della cittadina tedesca di Asslar, gemellata da 50 anni con Saint Ambroix e di Juterbog e Vadbrol, altre cittadine fra loro legate da patti di amicizia. Durante la cerimonia del 3 giugno, un importante riconoscimento è stato assegnato alla fossatana Anna Burzacca, ex vicesindaco del Comune appenninico, con un passato recente da presidente del comitato del gemellaggio, a cui è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune francese.
Nei quattro giorni di permanenza la delegazione è stata ospitata in abitazioni private ed ha potuto recarsi in importanti luoghi caratteristici del territorio francese. Particolarmente significativa la visita alla SNR, vera eccellenza produttiva nel campo della componentistica dei ricambi auto e quella in un tipico allevamento di tori della Camargue, terminata con un pranzo a base di prodotti dell’enogastronomia locale.
Il Comune di Fossato di Vico ed il comitato hanno voluto ancora una volta ringraziare pubblicamente, donando anche una targa a ricordo del bel gesto, i cittadini francesi per la raccolta di fondi poi devoluti alla città di Norcia. Altri regali di rappresentanza, opera degli artisti fossatani Omero Angerame, Roberto e Giuliana Belardi, sono stati donati ai Comuni, ai rispettivi comitati di Saint Ambroix ed Asslar ed alle scuole francesi.
Fossato e Saint Ambroix a braccetto, continuano nello straordinario percorso in attesa di ulteriori incontri che miglioreranno e rinsalderanno le relazioni nell’ottica di un comune destino di tolleranza ed amicizia.
William Stacchiotti