Fondazione Burri, Il Cda "risponde" in consiglio comunale - Tuttoggi.info

Fondazione Burri, Il Cda “risponde” in consiglio comunale

Davide Baccarini

Fondazione Burri, Il Cda “risponde” in consiglio comunale

Nella seduta monotematica Corà, Salvato e Nisi hanno illustrato i progetti per l'anniversario dell'artista e chiarito alcune questioni
Sab, 14/06/2014 - 12:35

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Un’intensa e partecipata seduta congiunta delle commissioni consiliari, riunitasi giovedì 12 giugno, si è tenuta nell’aula consiliare della residenza municipale di piazza Gabriotti. L’argomento monotematico affrontato ha riguardato la “Fondazione Albizzini –  Collezioni Burri” e, di conseguenza, tutte le questioni relative alla gestione del patrimonio dell’artista tifernate e al suo centenario. All’incontro, oltre ai numerosi consiglieri comunali, hanno preso parte il sindaco Luciano Bacchetta, e i rappresentanti della Fondazione, ovvero il presidente Bruno Corà, il vice Rosario Salvato e il consigliere Fabio Nisi. L’assise è stata un’occasione di fare il punto, in modo esauriente e completo, sull’argomento, insieme a coloro che ne gestiscono la diretta responsabilità.

I motivi dell’incontro – A moderare gli interventi è stato il consigliere Cesare Sassolini (Polo Tifernate), presidente della commissione Servizi, che ha espresso ai rappresentanti della Fondazione Albizzini l’aspettativa di chiarire vicende e situazioni recentemente balzate agli onori della cronaca per l’intervista rilasciata a un periodico locale dall’ex presidente del sodalizio Maurizio Calvesi, sottolineando l’esigenza di trasparenza prima di tutto nei confronti dei cittadini, eredi dell’opera del maestro Burri. A rimarcare gli enormi passi avanti nel dialogo tra il comune, il suo consiglio comunale, e la fondazione Albizzini dall’insediamento del nuovo Cda del sodalizio è stato il sindaco Luciano Bacchetta, che ha sottolineato la disponibilità dell’Amministrazione e ha espresso l’esigenza di un confronto sereno, nell’interesse della tutela e della promozione del patrimonio Burri, piuttosto che di vicende che appartengono al passato. Il presidente della Fondazione “Palazzo Albizzini – Collezione Burri”, Bruno Corà, ha quindi informato i consiglieri delle iniziative intraprese dall’inizio del mandato, e insieme a Salvato e Nisi, ha chiarito le numerose questioni sollevate dagli interventi dei consiglieri.

Sul caso Calvesi – Corà ha innanzitutto illustrato le modalità con cui ha iniziato a lavorare il nuovo Cda, sottolineando che quest’ultimo, dalla sua nomina, ha agito affinché le regole della Fondazione venissero rispettate. “Abbiamo preso delle misure specifiche – ha detto Coràprima fra le quali che il nuovo presidente, dal giorno della sua nomina, ascrivesse a sé tutta una serie di poteri che lo statuto prevede”. Corà ha sottolineato che il passaggio di consegne con l’ex presidente sia avvenuto nella massima serenità, in un contesto nel quale la Fondazione ha anche offerto una carica onorifica a Calvesi, e ha quindi manifestato sorpresa per le dichiarazioni rese dallo stesso Calvesi sulla conduzione del sodalizio. “Siamo rimasti stupefatti – ha chiarito Corà – al punto che abbiamo avuto il dubbio che fossero autentiche, ma le abbiamo in ogni caso smentite”. “Devo dire con molta franchezza che da quando sono presidente lavoro con la massima serenità, senza condizionamenti, e sono coadiuvato in modo prezioso dal comitato esecutivo e dal Cda”, ha puntualizzato Corà. Da parte sua Salvato ha spiegato di avere grande stima di Calvesi, ma di non averne condiviso sempre tutte le scelte.

I progetti e le iniziative – Corà ha poi dato conto del lavoro avviato per definire il programma delle celebrazioni del centenario della nascita di Burri, portando a conoscenza il consiglio comunale delle principali iniziative in cantiere: progetti che illustreranno la relazione artistica tra Piero della Francesca e Burri e tra il maestro tifernate e Luca Signorelli; la redazione di un catalogo generale della produzione dell’artista, che accanto alla pittura e alla scultura, raccoglierà tutta la grafica, i progetti di scenografia, gli studi di architettura e i lavori con le tempere, con il corollario di studi approfonditi sulle espressioni della sua arte; a Milano, all’interno del parco Sempione, davanti al Castello Sforzesco, verrà ricollocato il Teatro Continuo di Burri, grazie al contributo delle istituzioni e della società civile locale, mentre a Gibellina verrà completamente ristrutturato il celebre “Cretto”.

Il programma delle celebrazioni prevedrà anche grandi convegni, in particolare uno che si terrà a Città di Castello dedicato agli artisti, “che – ha detto Corà – darà vita al primo parlamento dell’arte a livello europeo, con un grande omaggio all’arte di Burri, e l’organizzazione nell’ottobre del 2015 di una importante mostra al museo Guggenheim di New York”. “Vogliamo che il territorio di Città di Castello e dell’Alto Tevere sia protagonista delle iniziative”, ha ribadito Corà, che ha parlato della costituzione di una commissione con il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio per selezionare le tante proposte arrivate e della volontà di far entrare nelle iniziative alcune passioni del maestro come il calcio e il tiro al piattello. In questo contesto, il presidente ha espresso la determinazione a far aumentare il numero di visitatori alle collezioni cittadine, indicando l’obiettivo delle 80-100mila presenze annue.

Corà e Salvato hanno ricordato l’importanza della legge dello Stato che tutela il centenario ed è un bel biglietto da visita, pur non disponendo di fondi, e hanno espresso l’aspettativa che il Ministero nomini persone di alto profilo nel comitato che verrà istituito.

Il sindaco Bacchetta ha infine condiviso l’esigenza di mantenere in futuro il clima del confronto con la Fondazione su toni costruttivi, anziché inquisitori. “Da che faccio politica non ho memoria che la Fondazione sia mai venuta in consiglio comunale – ha osservato il sindaco – mentre i nostri rappresentanti, non solo sono venuti due volte in poco più di sei mesi, ma hanno dato un segnale di disponibilità inedito nella storia dei rapporti tra il Comune, il consiglio comunale e il sodalizio. Cerchiamo come consiglio comunale di fare in modo che il centenario sia una opportunità, accantonando le polemiche del passato e guardando avanti, con uno spirito diverso, contando anche su una minore riservatezza da parte della Fondazione, che sconta ancora anni di sospetti e polemiche del passato”, ha concluso Bacchetta.

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