Ingiuria il capotreno, dopo che questi gli aveva chiesto di esibire il biglietto, e blocca il convoglio in stazione. È quanto successo nei giorni scorsi, con un magrebino 35enne che è stato denunciato dalla polizia ferroviaria di Foligno per rifiuto di fornire le generalità, oltraggio e interruzione di pubblico servizio.
Lo straniero, residente fuori regione e già noto alle forze dell’ordine, viaggiava su un treno lungo la tratta Foligno – Roma. Al momento del controllo del titolo di viaggio da parte di personale Trenitalia in servizio a bordo treno, ha dichiarato di esserne sprovvisto. A quel punto gli sono state chiese le generalità, e lui non solo si è rifiutato di farsi identificare, ma ha oltraggiato il capotreno. Cosa che ha continuato a fare una volta arrivati in stazione, impedendo anche la ripartenza del convoglio.
Individuato ed identificato dai poliziotti intervenuti, il viaggiatore è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di rifiuto di fornire le proprie generalità, oltraggio a Pubblico Ufficiale e interruzione di un pubblico servizio. Per lui scatterà, inoltre, la sanzione amministrativa prevista dalle norme ferroviarie per aver viaggiato senza biglietto, nonché l’eventuale costo del ritardo accumulato dal treno.
Appena una decina di giorni fa un altro episodio più grave aveva visto in campo ancora una volta la Polfer di Foligno. In quel caso un altro uomo, un 40enne sempre di origine magrebina ma residente nella zona, aveva minacciato il capotreno con una siringa. Ed è dopo questi episodi che interviene l’Orsa, il sindacato autonomo del settore ferroviario.
“L’episodio di aggressione ad un capotreno di Foligno avvenuto pochi giorni fa – evidenzia l’Orsa – rappresenta l’ennesimo episodio di violenza, qualche volta fisica, molto spesso verbale, che il personale viaggiante deve subire quotidianamente. A nulla sono valse tutte le nostre denunce, la situazione sui treni e nelle stazioni è sempre la stessa: decine di individui si possono permettere di viaggiare gratis, bighellonare nelle stazioni spesso commettendo reati per lo più legati allo spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, per reagire in maniera violenta quando qualcuno tra il personale addetto ai controlli cerca di fare loro rispettare le regole. Le istituzioni e Trenitalia – denuncia l’Orsa – nulla hanno fatto e fanno per arginare tali fenomeni”. Il sindacato chiede quindi di presidiare le stazioni ed i treni con personale di protezione aziendale e nei casi più gravi con la Polfer, ma anche di stipulare accordi con le forze dell’ordine per consentire il viaggiare gratis in cambio della collaborazione con gli agenti di Trenitalia, come avverrebbe nelle regioni limitrofe.
In realtà qualcosa si muove sul tema, come ha dimostrato il tavolo in prefettura a Perugia di qualche giorno fa proprio sul tema della sicurezza nelle stazioni e sui treni.