Lavora sodo il maestro Giorgio Ferrara, molto sodo, se è vero, come pare vero, che il programma per la prossima edizione del Festival Internazionale di Spoleto è ormai pressochè pronto. Certo, c'è ancora da rifinire qualcosa, valutare le ultime opzioni, accettare una proposta anzichè un'altra, ma in linea di massima mancano più poche ore al varo della 51.ma edizione dell'ex Festival dei Due Mondi. E si comincia da subito con una novità: ad inaugurare la manifestazione sarà un'opera lirica e non più un concerto. Ovviamente nella stupenda cornice del Teatro Nuovo. Non sarà una produzione del Festival, per ovvie ragioni di tempo, e neanche un'opera italiana: Ferrara è deciso infatti a portare a Spoleto un'Opera straniera mai rappresentata in Italia.

Per il programma definitivo dunque è solo questione di ore, dal momento che il prossimo 11 febbraio il presidente del Festival è atteso al Ministero per presentarlo al direttore generale dello spettacolo dal vivo, il dottor Salvatore Nastasi (nei giorni scorsi notato al ristorante Apollinare in compagnia di Ferrara e del sindaco Brunini). Chissà che non ci scappi una visita anche all'ufficio del Ministro Francesco Rutelli. Semprechè il Quirinale non decida per le elezioni anticipate. Di sicuro lo conosceranno in anteprima i ‘Magnifici sette’, ovvero i membri del Comitato di gestione presieduto dal maestro Ferrara.

Se tutto filerà liscio, la presentazione alle stampa sarà fatta entro la seconda decade di marzo.

Intanto non si placano le polemiche per le scarse manifestazioni previste per il primo anniversario della scomparsa del maestro Giancarlo menotti (1 febbraio). La Fondazione, a quanto si apprende, non organizzerà nulla: anche in questo caso il ‘tiranno’ sarebbe stato il poco tempo a disposizione. Anche se da Palazzo comunale giurano che un evento per ricordare il grande compositore è stato già previsto nel corso della stessa manifestazione (magari proprio nel giorno in cui sarebbe ricorso il suo compleanno 97.mo compleanno, il 7 luglio).

(c.c. e s.c.)