La cantante, compositrice e poli-strumentista Rokia Traoré ha scelto il Festival delle Nazioni come prima tappa per presentare, anche in Italia, il suo sesto album Né So (A casa). Stasera (venerdì 2 settembre) alle ore 21, l’artista originaria del Mali si esibirà con la sua band – composta da Mamah Diabate allo ngoni, Stefano Pilia alla chitarra, Bintou Soumbounou al backling vocal, Moise Ouattara alla batteria e Zonatan Dembele al basso – nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello, in quello che è uno degli eventi più attesi del 49° Festival delle Nazioni.
Uno degli aspetti che questa edizione del Festival ha voluto esplorare attraverso il suo cartellone artistico è il rapporto della Francia con le terre d’oltremare, aree un tempo colonizzate con le quali ancora oggi persiste uno scambio anche culturale alimentato da reciproche influenze. Rokia Traoré è una figura che rappresenta perfettamente questa sinergia: nativa del Mali e figlia di un diplomatico di stanza negli Stati Uniti, in Europa e in Medioriente, Rokia attualmente vive tra Bamako, Bruxelles e Parigi, ma fa spesso ritorno nel suo Paese natale e la sua musica è sempre stata influenzata dalla tradizione delle radici africane così come dal pop e dal rock di matrice europea e statunitense.
Rokia Traoré ha esplorato diverse direzioni artistiche nella sua carriera: ha collaborato recentemente con la vincitrice del Nobel e romanziera Toni Morrison insieme all’insignito del MacArthur Genius Grant Peter Sellars, interpretando Desdemona nel loro Othello, la cui prima si tenne nell’estate del 2011 a Vienna per poi arrivare al Lincoln Center di New York e al Barbican di Londra, oltre che al San Carlo di Napoli. Ha avuto l’onore di aprire il World Music Festival di Roskilde nel 2009 e per il suo lavoro con la Fondazione Passerelle,(www.fondationpasserelle.com) da lei ideata e condotta, è stata insignita dall’ordine delle Arti e delle Lettere dal governo francese e nel 2015 ha fatto parte della giuria del 68° Festival del Cinema di Cannes, presieduta dai fratelli Coen. Rokia Traoré sarà inoltre testimonial di una grande campagna di informazione denominata Aware migrants, realizzata dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e rivolta ai migranti nei loro paesi di provenienza. L’artista maliana, da sempre attiva sul fronte della solidarietà e dell’impegno civile, con un folto gruppo di colleghi e collaboratori, sarà protagonista al riguardo con una canzone scritta e registrata per l’occasione, Be aware brother, be aware sister.
I biglietti per il concerto (da 25 a 10 €) sono in vendita nella sede della biglietteria di Città di Castello a Palazzo Facchinetti in corso Vittorio Emanuele 2 (aperta dalle 11 alle 13 e dalle 16.00 alle 18.00). Per ulteriori informazioni di biglietteria: tel. 075 8522823, ticket@festivalnazioni.com. Il Festival delle Nazioni devolverà l’intero incasso del concerto di Rokia Traoré ai terremotati di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. È quanto deciso dal Consiglio di Amministrazione per aiutare in modo concreto gli sfollati e le comunità del Centro Italia gravemente colpite dal tragico terremoto della notte di mercoledì 24 agosto 2016. L’incasso della serata sarà interamente devoluto alla Protezione Civile nazionale. Oltre a questa iniziativa, all’ingresso di ogni concerto del Festival delle Nazioni, presso le biglietterie decentrate, sarà allestito un banchetto per una raccolta fondi di beneficenza in favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Giornalista e storico, Paolo Mieli negli anni Settanta è stato allievo di Renzo De Felice e Rosario Romeo. È stato giornalista all’Espresso, poi a Repubblica e alla Stampa, di cui è stato anche direttore. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 ha diretto il Corriere della Sera. Tra i suoi libri per Rizzoli, Le storie, la storia (1999), Storia e politica (2001), La goccia cinese (2002) e I conti con la storia (2013), vincitore del premio Città delle rose e del premio Pavese. Del 2015 è L’arma della memoria, pubblicato sempre da Rizzoli. In questo volume, Mieli attraversa secoli di storia con la consueta competenza e passione, ricostruendo storie grandi e piccole, facendoci guardare a fatti apparentemente noti con un occhio diverso e disincantato, perché “infinite sono le leggi che regolano lo studio del tradimento nella storia. Ma due sono superiori alle altre. La prima: chi vince non verrà mai considerato un traditore. La seconda: il tradimento è questione di date, ciò che oggi è considerato un tradimento, domani potrà essere tenuto nel conto di un atto coraggioso”.
Eventi collaterali – Nella serata del 2 settembre, le iniziative collaterali del Festival delle Nazioni al Chiostro di San Domenico vedranno impegnati in concerto, alle ore 19, i ragazzi della classe di musica da camera di Pierpaolo Maurizzi; mentre alle ore 22.30 Area Open Project presenta Paolo Tofani in concerto, un appuntamento musicale a cura di Sacrosanto Caffè. A mezzanotte, l’ultima Fiaba della buonanotte: Enrico Paci e Matteo Bianchini racconteranno Cappuccetto rosso. La narrazione – che si basa sui testi usati dall’Edizione nazionale delle opere di Carlo Lorenzini, volume 4, I racconti delle fate. Storie allegre – è realizzata con il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi.