Febbre da gioco / A Perugia 40 milioni al mese finiscono nel gioco d'azzardo / Dati choc - Tuttoggi.info

Febbre da gioco / A Perugia 40 milioni al mese finiscono nel gioco d'azzardo / Dati choc

Redazione

Febbre da gioco / A Perugia 40 milioni al mese finiscono nel gioco d'azzardo / Dati choc

Mar, 24/09/2013 - 16:05

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La Commissione Cultura ha ricevuto questa mattina in audizione il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Tuzi ed il Dott. Lecci dell’Agenzia della Dogana (già Monopoli di Stato), sez. di Perugia, in merito all’' ordine del giornp presentato dai consiglieri Zecca, Mearini, Pampanelli, Neri e Cardone sul tema: “Dipendenza da gioco d’'azzardo”.

Alcuni dati: nel territorio del Comune di Perugia sono attive 14 sale Vlt (videolotterie), 22 nel Comune di Terni, 62 in tutta la Provincia di Perugia. Gli apparecchi in funzione a Perugia sono circa 4130. Gli incassi nel solo mese di Giugno per tutta la Provincia di Perugia sono stati di 24 milioni di euro per le “new slot” e di 16 milioni per le Vlt. Nel periodo gennaio-giugno 2013 gli incassi in Umbria sono stati di oltre 200 milioni per le new slot e di oltre 165 milioni per le Vlt. Va rilevato che, in un ciclo di gioco (rappresentato da 140.000 partite), le percentuali di ritorno della vincita per le new slot sono del 74%, mentre per le Vlt dell’85%.

Il Dott. Lecci, in avvio di intervento, ha sottolineato che tutto ciò che concerne il gioco è sottoposto nel nostro Paese alla gestione da parte dei Monopoli di Stato. Ciò in virtù di un Decreto dello Stato che disciplina tipologie e sistemi. Successivamente lo Stato, attraverso i Monopoli, attribuisce la gestione dei giochi ai privati tramite concessioni. Il relatore ha tenuto a precisare che la regolamentazione della materia è stata decisiva al finire di eliminare, per quanto possibile, la maggior parte delle situazioni di illegalità. Per tali ragioni non è corretto parlare di liberalizzazione del gioco, bensì di opera di legalizzazione e trasparenza.

In questo ambito è intervenuto in tempi recenti anche il cosiddetto Decreto Balduzzi, il quale ha previsto espressamente sistemi di tutela nei confronti dei minori; il provvedimento governativo, infatti, ha istituito formalmente il cosiddetto osservatorio permanente, composto da Ministeri, rappresentanze delle famiglie, ecc., che studia il sistema dei giochi e tende ad indirizzarlo verso la legalità.

Permane, purtroppo, una “sacca” di illegalità, da cui una fetta di cittadini sono fortemente attratti, soprattutto per ciò che concerne i sistemi on-line. Per il resto, è noto che lo Stato ha inteso disciplinare compiutamente diverse tipologie di giochi d’azzardo: dagli storici lotto e superenalotto, alle slot machine per finire con le Vlt (Video lotterie); tutti questi sistemi sono costantemente monitorati dai soggetti competenti, ossia Agenzia della dogana, Guardia di Finanza, Forze dell’ordine in genere. A far data dall’' anno 2003 ad oggi i controlli sono stati fortemente potenziati grazie all’esperienza sul campo, così come sono in costante evoluzione le modifiche tecniche degli apparecchi legali (identificazione dell’età del giocatore, limiti delle giocate, ecc.).

Tuzi ha riconosciuto, tche esiste un problema socio-sanitario connesso al cosiddetto gioco compulsivo (o ludopatia); però questo è un settore che solo in parte rientra nelle competenze della Guardia di Finanza (individuazione dell' ’identità del giocatore e della provenienza del denaro utilizzato). In conclusione il Comandante ha sottolineato che la prevenzione e la repressione del fenomeno del gioco illecito d’azzardo a Perugia e Provincia può essere definito sotto controllo, dal punto di vista delle frodi, anche se permangono delle percentuali di rischio.

Dopo aver ascoltato i due ospiti, la Commissione ha deciso di rimandare alla prossima seduta la votazione sull’' odg in esame.

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