Si avvicina il Natale e si allontanano le speranze per i circa 60 lavoratori dell'ex Industrie Minerva rimasti sempre più scoraggiati della situazione che stanno vivendo da oltre un anno. Aggravata, nelle ultime settimane, dal ritardo della cassa integrazione a causa dei documenti incompleti presentati dal curatore fallimentare D'Agata al momento di chiedere la proroga degli ammortizzatori sociali.
Una situazione al centro dell'assemblea che si è tenuta questo pomeriggio nello stabilimento di Santo Chiodo, alla presenza dei rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm, Pierotti, Giannini e Conti. Una riunione molto animata dove non sono mancate le lamentele anche nei confronti degli stessi sindacalisti, ma soprattutto verso l'immobilità della politica e le azioni del curatore fallimentare e del presidente del tribunale. Confermato invece il sostegno della Bps che anticiperà una mensilità della cassa integrazione, i cui pagamenti altrimenti sarebbero slittati ad anno nuovo. Ma per gli ex dipendenti dell'azienda metalmeccanica la situazione è comunque drammatica. “Con questi soldi c'è anche chi deve pagare un mutuo – hanno evidenziato alcuni lavoratori -, ci dobbiamo vivere e quando andiamo al supermercato non possiamo dire 'ti paghiamo in futuro' “.
Al centro dell'incontro di oggi c'era anche la possibilità di querelare il curatore fallimentare per aver creato disagi agli operai facendo slittare la cassa integrazione. Una possibilità bocciata dalle organizzazioni sindacali nonostante tra alcuni lavoratori fosse forte la volontà di procedere. Forti accuse anche al mondo politico ed anche alla disparità di provvedimenti tra situazioni simili come, ad esempio, quella della Merloni. Dai sindacati qualche barlume di speranza arriva dall'incontro con l'assessore Giovannetti che si terrà fra un paio di giorni. Timori invece per il nuovo bando per l'affitto dell'azienda, che il 22 gennaio vedrà la prima apertura delle eventuali offerte. “Si sta costruendo un bando non per i lavoratori ma per i creditori” hanno evidenziato Fim, Fiom e Uilm. E intanto, dai primi di gennaio, ripartirà la mobilitazione degli operai, che non escludono di contattare Striscia la Notizia per quanto sta accadendo alla storica azienda spoletina.
La Redazione di Tuttoggi.info
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Fin qui la cronaca della giornata. Non possiamo però non tornare a denuniare il comportamento tenuto dal Sindacato che ancora una volta ignora la stampa, specie quella on line ed in particolare questo giornale. Pierotti, sentito al telefono, ha detto che il compito di avvisare le redazioni era stato affidato a Francesco Giannini della Fiom che a sua volta lo avrebbe rigirato alla Cgil folignate di Filippo Ciavaglia. Che già in passato, con il suo modo di fare comunicazione, ha messo in qualche imbarazzo i colleghi di Cisl e Uil. Ma indubbiamente il 'sindacato dei diritti' non conosce quello più elementare della pari dignità e del rispetto del lavoro altrui.
Carlo Ceraso
direttore responsabile