Facoltà di Medicina di Perugia 'in visita' all'Ast di Terni - Tuttoggi.info

Facoltà di Medicina di Perugia ‘in visita’ all’Ast di Terni

Redazione

Facoltà di Medicina di Perugia ‘in visita’ all’Ast di Terni

Si rinnova l'appuntamento con gli studenti dell'Ateneo perugino
Sab, 23/05/2015 - 14:37

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Le visite agli impianti dell’acciaieria di Terni da parte di studiosi, studenti ed esperti appartenenti al mondo scientifico e della ricerca, rappresentano una tradizione consolidata che è rintracciabile fin dai primi anni del secolo scorso, come testimoniano i documenti custoditi nell’archivio storico di AST, e prosegue ancora oggi.
La visita degli studenti della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia che si è svolta nella mattinata di ieri, venerdì 22 maggio, si è conclusa quest’anno con un vivace e interessante question time.
Andrea Silvestrelli, medico di stabilimento, e Fernando Camponi, Responsabile Ecologia, Ambiente e Sicurezza AST, hanno dapprima illustrato il sistema di sorveglianza sanitaria di AST e poi si sono prestati alle domande degli studenti e specializzandi in Medicina del Lavoro.
“Oggi il sistema di sorveglianza della salute in AST”, ha detto Silvestrelli, “beneficia di una completa integrazione tra le informazioni relative ai rischi connessi con le mansioni, di competenza della Direzione del Personale e dell’ente Sicurezza, e quelle provenienti dalle attività di sorveglianza sanitaria, di competenza del sistema sanitario aziendale. Tale integrazione informatizzata ci permette di effettuare indagini epidemiologiche, incrociando risultati del monitoraggio ambientale e risultati da monitoraggio biologico, di grande significatività”.

A titolo di esempio, Silvestrelli ha citato i risultati di un’indagine compiuta su un campione di oltre 400 lavoratori appartenenti alle mansioni considerate a rischio per esposizione alle polveri, che sono stati sottoposti ad analisi per la rilevazione dei metalli nelle urine. Il risultato della ricerca ha riscontrato valori di metalli non solo al di sotto dei limiti fissati dalle norme ma sorprendentemente non dissimili dai valori caratteristici della popolazione non esposta a questo tipo di rischio specifico.
Sono solo due anni che lavoro in AST e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso d’aver trovato una situazione di gran lunga meno preoccupante di quanto immaginavo prima di prendere servizio”, ha concluso Silvestrelli introducendo il tema della comunicazione e dei comportamenti dei lavoratori chiamati a segnalare eventuali situazioni di salute che possano risultare non compatibili con le mansioni. Infatti, la centralità dei comportamenti individuali e l’importanza di adottare un metodo “persuasivo” piuttosto che “costrittivo” nella prevenzione sono stati ben evidenziati da Camponi nel corso del suo intervento.

Durante il question time è emerso l’impegno di AST verso un aspetto raramente sotto i riflettori ma assai importante per la collettività, costituito dalla promozione della salute nei luoghi di lavoro.
Oltre agli studi audiometrici e sui trigliceridi dei dipendenti (mediamente più elevati rispetto alla media nazionale, segno di una alimentazione ternana evidentemente da migliorare) il sistema di monitoraggio della salute AST ha permesso di evidenziare degli aspetti non correlati alle mansioni lavorative, ma non per questo meno importanti per la popolazione, che andrebbero considerati per campagne di informazione e prevenzione sul territorio
Tra gli altri, la sindrome OSAS (sindrome delle apnee ostruttive nel sonno) che porta nelle persone affette, spesso inconsapevolmente, un deterioramento delle performances neurocognitive e può provocare improvvisi colpi di sonno. In AST finora sono stati scoperti 3 casi di questa sindrome poco conosciuta. Risultati scientifici hanno dimostrato che la sonnolenza è tra le principali cause degli incidenti stradali e recenti studi indicano che l’OSAS colpisce tra il 4 e l’8% dei maschi in età lavorativa.
Il sistema di sorveglianza sanitaria di AST, pertanto, può essere – se correttamente supportato da una efficace condivisione delle informazioni con l’ASL e da una stretta collaborazione con i medici di famiglia – un’opportunità per la popolazione del territorio ternano.
Marco Dell’Omo, docente di Medicina del Lavoro, che ha guidato la delegazione in visita, ha partecipato alla discussione con puntuali interventi e ha quindi chiuso l’incontro commentando con grande soddisfazione la riuscita dell’evento, ringraziando per l’ospitalità e dando a tutti appuntamento alla prossima visita.

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