Elezioni, Melasecche attacca la Procura su 'caso' Atc / Video - Tuttoggi.info

Elezioni, Melasecche attacca la Procura su ‘caso’ Atc / Video

Luca Biribanti

Elezioni, Melasecche attacca la Procura su ‘caso’ Atc / Video

Convegno su questione morale a Terni infuocato / Crescimbeni "Basta Compagnopoli" / Replica Di Girolamo "Non accettiamo lezioni da chi ha Berlusconi come presidente"
Gio, 15/05/2014 - 19:12

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“La questione morale a Terni”, questo il tema del convegno organizzato questa mattina dalla coalizione che sostiene Paolo Crescimbeni quale candidato a sindaco di Terni. Tra i relatori c’era anche Enrico Melasecche, capogruppo regionale Udc, che ha sferrato un durissimo attacco alla sinistra ternana e alla Procura della Repubblica di Terni.
Il vulcanico Melasecche ha ricordato la vicenda legata alla gestione del trasporto di disabili, studenti e bambini dell’allora Atc, presieduta da Sergio Sbarzella: “Truffando, truffando, truffando, così veniva gestito il servizio – ha esordito Melasecche spiegando a suo modo la vicenda –, contabilizzando centinaia di migliaia di chilometri mai percorsi dai pulmini che poi fatturavano al noto servo Sbarzella, presidente dell’Atc, che a sua volta li fatturava al Comune. Io personalmente ho fatto un esposto al Procuratore della Repubblica – continua Melasecche – ma sapete come è finita? La questione è finita con un arbitrato – conclude infine Melasecche – la procura ha riconosciuto che la gara d’appalto tra Comune e Atc era avvenuto con fini fraudolenti, ma il reato è caduto in prescrizione”. Il tutto condito da Melasecche con frasi pesantissime all’indirizzo dell’operato dei magistrati inquirenti (guarda il video).

Non da meno anche Paolo Crescimbeni che ha definito la gestione della sinistra della città “Compagnopoli” (qui il video): “A Terni c’è una razza padrona che soffoca, chiude i circuiti e blocca qualsiasi operazione dall’esterno e anche lo sviluppo della città – ha detto Crescimbeni – E non si tratta solo di una questione etica, ma di un danno oggettivo per tutta la comunità. Siamo di fronte ad una vera e propria “compagnopoli” ed è la prima cosa che dovrà sparire con la nuova amministrazione. La questione morale è il problema dei problemi, ma tutto questo deve finire, come l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, deve finire anche questo inquinamento delle coscienze, di manovre fatte al buio, corruzione, mala politica, arroganze, sopraffazioni e favoritismi che privano di risultati ogni grande progetto per il rilancio di Terni”.

La replica di Di Girolamo non si è fatta atendere: “Grottesco che a parlare di ‘questione morale a Terni’ sia una coalizione il cui partito principale ha come leader Silvio Berlusconi. Ma tant’è. Da tale pulpito rimante tuttavia impossibile accettare non solo lezioni, ma anche semplici consigli in fatto di moralità. Attenendoci ai fatti – ben diversi dagli slogan – vogliamo ricordare come Leopoldo Di Girolamo sia stato l’unico parlamentare ad essersi dimesso dalla propria carica, un minuto dopo essere stato eletto sindaco di Terni. Giova inoltre ricordare – continua     il primo cittadino ternano – come da due anni lo stesso non percepisca alcun compenso per l’incarico da primo cittadino e come tutti i membri della giunta comunale si siano autoridotti gli emolumenti, in ragione della crisi e dei tagli che hanno colpito duramente l’ente e la città nel suo insieme. A chi ha la memoria corta, ricordiamo che l’amministrazione Di Girolamo ha azzerato le consulenze e ridotto quasi a zero le cosiddette ‘spese di rappresentanza’ (i pochi euro spesi sono relativi a manifesti e ad inviti a manifestazioni nazionali). Qualsiasi trasferta o presenza ad eventi – in Italia e al di fuori dei confini nazionali – è da tempo a totale carico dei singoli amministratori che vi partecipano. Lanciare accuse volutamente generiche e parlare, anche a mezzo stampa, di ‘città profondamente inquinata dalla corruzione’ è tanto semplice quanto strumentale. Scontato lo si faccia quando non si ha alcun argomento preciso e circostanziato a supporto delle proprie tesi. Questo atteggiamento fa il paio con gli attacchi generici e sconclusionati sul tema degli appalti. Ricordiamo che tutti i servizi – socio-sanitari, culturali e turistici – sono stati aggiudicati attraverso gare d’appalto ad evidenza pubblica che hanno rispettato gli iter rigidamente fissati dalle normative nazionali ed europee. Agiamo rispettando le regole e siamo determinati a farlo anche in futuro”.
©Riproduzione riservata

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