Politica

Elezione del sindaco a Spoleto, Rinnovamento scende in campo

Primi passi di campagna elettorale nella città di Spoleto. Rinnovamento, lista civica attualmente espressione di maggioranza al governo cittadino, si è riunita nei giorni scorsi per “riprendere in pieno l’attività di proposta politico-culturale, del Movimento Rinnovamento,  allacciando  gli opportuni contatti con le altre liste civiche, sia con quelle già costituite che con quelle in via di costituzione, al fine di definire un programma comune, di individuare le personalità con competenze adeguate, infine di designare i nominativi prescelti, sia per la carica di Sindaco che per la squadra dei collaboratori”.

La decisione, fa sapere in una nota Pierfrancesco Graniti – Coordinatore del Movimento Rinnovamento, ha preso la decisione a grande maggioranza, non prima di aver ricordato la figura del sindaco Fabrizio Cardarelli, mancato lo scorso dicembre, che “figurò, insieme ad altri sei, tra i  Soci Fondatori dell’Associazione, nel lontano otto aprile 2010”.

Dopo il primo minuto di raccoglimento, il dibattito si è spostato sui problemi della città e sulla questione liste civiche “o sarebbe meglio parlare di civismo, cioè di una visione della vita sociale che si propone di unire una collettività attorno a valori positivi , era profondamente connaturato al modo di essere di Fabrizio Cardarelli, che non è mai stato uomo di parte, ma sapeva aprirsi alle varie componenti politiche e sociali”.

L’apertura è chiaramente ad altre liste e associazioni, nonostante qualche associato rimarchi “alcune problematicità, connesse alle relazioni con altre formazioni associative”. La critica è invece netta nei confronti dei partiti politici: “Questa è la strada da proseguire, in quanto il ritorno della logica partitica è da rifuggire, dal momento che i partiti, per definizione sono divisi”.

“Solo un autentico spirito civico – conclude il comunicato – può far superare, alla nostra Città, quella tendenza al settarismo, alla polemica sterile, alla critica pregiudiziale, che ha costituito, per tanti anni, il veleno intossicante della nostra comunità”.