Notevole partecipazione al Complesso Monumentale di San Nicolò per il seminario di studio, organizzato dal Comune di Spoleto e dal distretto sanitario n.2 di Spoleto, dal titolo “Educarci per educare”, una giornata di approfondimento per parlare del ruolo educativo della scuola nella promozione della salute. L'evento è stato un'occasione di incontro e confronto sul tema dell'educazione e promozione della salute con particolare attenzione al mondo della scuola. Il seminario era infatti rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio ed agli operatori dei differenti servizi coinvolti con diversi ruoli nella programmazione e realizzazione delle attività educative. Sono intervenuti Mariadonata Giamo, Responsabile Servizio Prevenzione della Direzione Regionale Sanità e Servizi Sociali e Rosella Carroli, Ispettrice dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria sulla “Promozione della Salute in Umbria: patto per la Scuola”. Sul “Contesto scolastico e Salute: la parola ai “non studenti” ha relazionato Giancarlo Pocetta, Ricercatore in Igiene del Centro Sperimentale per l'Educazione Sanitaria – Università degli studi di Perugia.
Il dottor Alberto Pellai, dell'Università degli Studi di Milano, psicoterapeuta dell'età evolutiva, ricercatore dell'Università degli Studi di Milano e conduttore dell'unica trasmissione radio “Questa casa non è un albergo” che si occupa dei rapporti tra genitori e figli, in onda su Radio 24, ha affrontato invece il tema della relazione e della comunicazione come risorsa operativa per promuovere salute nel contesto scolastico. Per le conclusioni del seminario previsti da programma gli interventi di Simonetta Antinarelli, Direttore Distretto Sanitario n.2, Battistina Vargiu, Assessore Scuola, Formazione e Università – Comune di Spoleto e Dante Andrea Rossi, Assessore Politiche Sociali e Socio – Sanitarie del Comune di Spoleto.
“L'amministrazione comunale” ha spiegato in apertura il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti che ha portato i saluti insieme al direttore sanitario dell'Asl 3 Fratini “ha aderito con convinzione a questo progetto. Un progetto che ci sembra tanto più meritorio perché si tratta di un lavoro di rete e di sinergia capace di mettere a sistema un insieme di esperienze e di elementi valoriali che passano attraverso il coinvolgimento degli insegnanti e degli operatori della asl3 e i cui protagonisti sono i ragazzi stessi. È a loro che va riservata la massima attenzione, per non lasciarli mai soli, e per privilegiare il loro ruolo in un percorso di confronto e di relazione sociale che, a partire dal mondo della scuola, luogo privilegiato di maturazione, sappia fornire gli strumenti necessari per evitare i comportamenti a rischio e promuovere in loro i valori di tutela della propria salute”.