In prossimità del Natale l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, ha scritto una lettera agli alunni e ai genitori della scuola cattolica delle Maestre Pie Filippini di Spoleto. “Mi fa molto piacere, scrive il presule, farvi giungere il mio saluto in questi giorni in cui la Chiesa ricorda la nascita di Gesù. Davanti al presepe mi piace immaginarmi assieme a voi tra i pastori che vanno a trovare la Madonna, San Giuseppe e il Bambinello. E' il tempo giusto per condividere alcuni pensieri con schiettezza e verità. Cari bambini della scuola materna e delle elementari, voi siete una grande risorsa, siete la Spoleto futura; siete anche la Chiesa del domani. E' molto importante che noi adulti facciamo del nostro meglio per educarvi alla libertà e aiutarvi a riconoscere voi stessi come figli di Dio, amati, mai dimenticati. Il Signore, ma anche noi adulti animati dalla fede confidiamo e preghiamo che Iddio vi faccia diventare meglio di come siamo noi; vi faccia fare una gioiosa esperienza di Chiesa, con la quale portare un po' di speranza a questo mondo così provato”. Mons. Fontana, in un passaggio della sua epistola, ha sottolineato come il servizio educativo offerto dalla scuola cattolica pone le basi per permettere ai giovani di fare scelte giuste e vivere una vita significativa. Poi, un pensiero ai genitori. “La scelta che avete fatto di mandare i figli alla scuola cattolica manifesta la vostra volontà di diventare propositivi sui temi dell'educazione. Dice anche l'impegno ad essere come il buon lievito evangelico dentro la scuola, perché nulla vada perduto. Voglio dirvi che non sarete soli in questo servizio all'uomo. La scuola cattolica non si pone in antagonismo con nessuno. Vuole anzi essere un punto d'eccellenza per mostrare, nei fatti, quali strade convenga percorrere per il bene comune e come sia possibile farlo. La scuola cattolica vuole essere come una fucina, un laboratorio dove, alla luce della fede, si mette un particolare impegno a costruire una società più giusta e degna. Siamo sicuri di trovare condivisione e apprezzamento nella scuola pubblica, convinti che la questione educativa chiede oggi sempre nuove collaborazioni e unità di intenti”. La scuola delle Maestre Pie Filippini è stata voluta a Spoleto da Papa Leone XII, lo spoletino Annibale della Genga. Il Pontefice, il 20 febbraio 1824, regalava ai bambini di Spoleto il proprio palazzo, perché tutti i piccoli potessero avere una scuola gratuita. Lasciava anche la sua terra – gli oliveti che aveva a Giano dell'Umbria – perché, con il frutto di quei beni, potessero essere assicurati travi maestri per i piccoli spoletini. Fu quel Papa a chiamare a Spoleto le Maestre Pie Filippini. Attualmente le suore sono dieci; la superiora è suor Maddalena Quintili; 180 i bambini che frequentano la scuola paritaria, divisi tra materna ed elementare.
DIOCESI SPOLETO-NORCIA: LA LETTERA DI MONS. FONTANA AGLI ALUNNI DELLA SCUOLA “MAESTRE PIE FILIPPINI”
Mar, 23/12/2008 - 13:15