Sono irrevocabili le dimissioni di Massimo Alimenti, il consigliere comunale del piddì che, come anticipato nell’edizione di ieri da TO® (clicca), questa mattina ha inviato una lettera al sindaco Massimo Brunini e al presidente del Consiglio Comunale per formalizzare la propria decisione. Una lettera durissima e che vede al centro dell’inaspettato ‘attacco’ proprio il primo cittadino. “E’ con dispiacere, signor sindaco che chiudo un percorso in cui da anni ho profuso le mie energie con enormi sacrifici ma sempre nell’interesse della mia città”. Poi l’affondo: “gli ultimi eventi che hanno visto Brunini pieno protagonista del risultato raggiunto sono inconciliabili con le mie idee in fatto di partecipazione, rappresentanza e sintesi della volontà e aspirazioni di una città”. Dunque al centro della decisione delle dimissioni ci sarebbe proprio la presa di posizione che il primo cittadino ha tenuto sulle Primarie, o meglio sulla necessità che queste non venissero fatte fra i due candidati del Pd (Daniele Benedetti e Giancarlo Cintioli). “Proprio per questo – conclude Alimenti – sostenere incondizionatamente in seno al Consiglio Comunale Lei e la Sua Amministrazione significherebbe avallare comportamenti e strategie che mal si conciliano con la mia interpretazione di riformismo e democrazia”. Ma non è tutto. C’è anche un risvolto più profondo che Alimenti denuncia in quello che può considerarsi, almeno per ora, l’ultimo atto della sua carriera politica: il ruolo, ormai svilito, della figura di consigliere comunale. “Le mie dimissioni dal ruolo di consigliere comunale sono per motivi esclusivamente politici in quanto la funzione stessa di consigliere, ancorchè di maggioranza, da molto tempo ha ormai esaurito la sua prerogativa che legittimamente, come istituzione, le compete”.
Il contenuto della lettera di Massimo Alimenti ha fatto ben presto il giro delle stanze dei bottoni ma anche quelle del Pd. Nessun commento dai vertici del Partito. Per il momento regna un certo imbarazzo.