Terremoto

Danni indiretti per il terremoto, Comune di Spoleto e Confcommercio in pressing

Riconoscere il danno indiretto alle imprese del territorio causato dal terremoto del 24 agosto e da quelli successivi: questo il tema al centro dell’incontro tra Comune di Spoleto, Confcommercio e ConSpoleto (entrambi presieduti da Tommaso Barbanera), svoltosi a palazzo comunale nel pomeriggio di ieri.

“La nostra intenzione è di sensibilizzare i parlamentari umbri, di incontrarli per cercare di trovare soluzioni normative che riconoscano il danno indiretto causato dal terremoto ha spiegato il sindaco Cardarelli al termine dell’incontro. “Le aziende del territorio – ha ricordato – sono in grandissima sofferenza e stanno incontrando sempre maggiori difficoltà anche nel garantire i posti di lavoro. Da parte nostra c’è, nei limiti di quello che le difficili condizioni di bilancio ci permettono, totale disponibilità nell’individuare insieme tutte le misure a sostegno del reddito per permettere alle imprese turistiche di respirare. Su questi aspetti sta già lavorando il nostro dirigente del settore finanziario, ma c’è comunque bisogno che questo discorso venga recepito con la giusta attenzione anche dai nostri parlamentari”.

Un tema, quello del riconoscimento del danno indiretto, rilanciato ieri dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, che ha rivolto un appello a Governo e a Parlamento per riconoscere il danno indiretto a tutte le imprese del cratere e a quelle turistico-ricettive dell’Umbria. “Non possiamo che sostenere e condividere l’appello della Presidente Marini – ha aggiunto il sindaco Cardarelli – Siamo convinti che, soprattutto in questo momento particolarmente difficile e delicato, sia indispensabile essere uniti e lavorare insieme”.

Intanto proprio sul sostegno agli operatori economici cittadini, con riferimento particolare anche all’ipotesi di sospendere la tassa di soggiorno proposta da alcuni di loro, hanno presentato un’interpellanza urgente i capigruppo Alessandro Cretoni (Forza Italia) e Giampaolo Emili (Lista Due Mondi).

Citando la legge 229/2016, che ha convertito i due decreti legge su terremoto e ricostruzione, nel testo i due esponenti di minoranza chiedono di conoscere quanto segue:

  • a quanto ammontano le maggiori disponibilità di bilancio generate dalla sospensione del pagamento da parte dell’Ente delle rate dei mutui della Cassa Depositi e Prestiti;
  • in che misura l’amministrazione intende destinare le suddette maggiori disponibilità a sgravi da tributi o ad altre misure o provvidenze tese comunque ad alleviare il carico di spesa in capo a imprese e/o famiglie in conseguenza del danno economico indiretto subito e subendo dal terremoto;
  • se l’amministrazione ha intenzione di adottare provvedimenti di rilancio economico proprio grazie alla sospensione delle rate dei mutui di cui sopra e, in caso affermativo, quali siano ed a quanto ammontano;
  • se l’amministrazione sia invece deprecabilmente intenzionata a utilizzare i benefici previsti dalla legge di conversione del DL, per ripianare il c.d. ‘buco di bilancio’.