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Cyberstalking e molestie in aumento in Umbria | Il bilancio 2017 della Polizia Postale

Redazione

Cyberstalking e molestie in aumento in Umbria | Il bilancio 2017 della Polizia Postale

Sono state 1750 le denunce presentate che con le deleghe portano a circa 1900 | Arrestate 19 persone mentre quelle denunciate sono state 129
Lun, 08/01/2018 - 10:07

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In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del vivere quotidiano, lo sforzo del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria nell’anno 2017 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale.

Complessivamente, negli Uffici della Specialità delle province di Perugia e Terni, sono stati ricevute circa 1750 denunce che unitamente alle deleghe ricevute portano i casi trattati a circa 1900. Le persone arrestate sono state complessivamente 19 mentre quelle denunciate sono state 129.

Nell’ambito della pedopornografia online sono stati trattati 33 casi che hanno portato a 16 perquisizioni, 2 arresti e 11 persone denunciate in stato di libertà; i reati trattati riguardano perlopiù l’adescamento on line di minori, che si conferma ancora una volta come fenomeno rilevante, nonché la detenzione e la divulgazione di materiale pedopornografico.

Dall’opera di prevenzione, è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti 288 siti internet, di cui 177 inseriti in black list.

Un sensibile aumento, rispetto al 2016, è ravvisabile in materia di reati contro la persona commessi attraverso la rete (ad es. diffamazione, minacce, molestie cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona) per i quali sono state denunciate 26 persone.

Nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto alla minaccia cyber e al fine di garantire un sistema di sicurezza informatica capillare e coordinato, è proseguita la collaborazione avviata con l’Azienda Ospedaliera di Perugia, nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto nel 2016, con due incontri che hanno visto il personale del Compartimento confrontarsi con gli operatori sanitari ai quali hanno fornito accorgimenti e buone pratiche da adottare per prevenire attacchi informatici di varia natura.

Sono stati 140 gli alert/segnalazioni diramate dal Compartimento ad enti del territorio e riguardanti vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/telematici o per minacce degli stessi.

La tempestiva condivisione dei c.d. “indicatori di compromissione” dei sistemi informatici con i fornitori di servizi pubblici essenziali ha consentito di rafforzare gli strumenti volti alla protezione della sicurezza informatica, garantita anche da una costante attività di monitoraggio.

Nell’ambito delle attività investigative in materia, il Compartimento ha individuato e messo in sicurezza sistemi informatici compromessi di pertinenza di strutture sensibili di rilievo nazionale.

Con riferimento al financial cybercrime, le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati mediante tecniche di phishing, ampliano a dismisura i soggetti attaccati, soprattutto nell’ambito dei rapporti commerciali. Infatti lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando le somme verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi.

Il BEC (business e-mail compromise) fraud o CEO (Chief Exeutive Officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”. Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong, Nigeria), grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, nell’anno 2017, il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria ha potuto bloccare alla fonte su una movimentazione di 340.512, ben 112.196 euro e di recuperare 70.341 euro della residuale parte relativa ai bonifici già disposti.

La piattaforma in questione frutto di specifiche convenzioni intercorse mediante ABI con gran parte del mondo bancario, consente di intervenire in tempo quasi reale sulla segnalazione bloccando la somma prima che venga polverizzata in vari rivoli di prestanome.

Infatti, al riguardo, risulta rilevante anche il fenomeno dei c.d. “money mules”, primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche e campagne di phishing, che offrono la propria identità per l’apertura di conti correnti.

Sempre nell’ambito degli attacchi nei confronti di aziende del territorio, nel mese di Febbraio il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia, ha smantellato un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa i cui componenti, attraverso l’invio di mail fraudolente falsamente riconducibili a nomi di manager di aziende della media e grande distribuzione, ingannavano vari fornitori con ordini alimentari di differente genere, arrecando un danno complessivo pari a 2 milioni di euro. L’ indagine denominata “OCEAN” ha consentito l’arresto di 7 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 8 di cui 6 destinatarie di obblighi di dimora.

Da segnalare, inoltre, l’operazione denominata “Saldo e Stralcio” che ha portato, nel Giugno scorso, all’arresto di 6 persone dedite alla truffa legata al fenomeno dei falsi insoluti relativi ad abbonamenti a “riviste” legate alle forze dell’ordine.

Nel settore del cyberterrorismo gli investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria, inserito sin dal 2016 tra i Compartimenti pilota, hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. In tal senso spicca l’operazione antiterrorismo denominata “Da’Wa” coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia e condotta dal Compartimento di Perugia che ha portato all’arresto di 4 persone, tre tunisini ed un marocchino, che facevano proselitismo sul web, e ha consentito di emettere tre provvedimenti di espulsione del Ministro dell’Interno nei confronti di altrettanti individui.

Nell’ultimo anno, la strategia mediatica messa in campo dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa islamista ha indotto la Specialità a effettuare una costante attività di osservazione e analisi dei contenuti presenti in rete, al fine di individuare forme di proselitismo e segnali precoci di radicalizzazione.

L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato il Compartimento Polizia Postale di Perugia a monitorare circa 170 spazi web.

Con riferimento all’attività di monitoraggio del web per il contrasto al terrorismo di matrice islamica, gran parte dei contenuti illeciti pubblicati su internet vengono rimossi direttamente dai gestori delle principali piattaforme web i quali, grazie anche alla richiesta di maggiore collaborazione elaborata in numerose sedi istituzionali nell’ambito di progetti internazionali (es. EU Internet Forum) ai quali ha preso parte anche questa Specialità, stanno garantendo un’azione più incisiva per ridurre la proiezione esterna e virtuale del Califfato.

Ancora, si rappresenta, che il Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni costituisce punto di contatto nazionale per l’IRU (Internet Referral Unit), Unità di Riferimento Internet in ambito Europol sviluppata sulla base del progetto Check the Web, con l’intento di condividere con altri Paesi informazioni di intelligence e per rispondere alla necessità di agire tempestivamente quando si presentino contenuti pericolosi che riguardano la nostra od altre Nazioni, condividendo notizie di interesse generale.

L’IRU, infatti, effettua una approfondita analisi dei contenuti emersi in rete che possano essere di interesse per la sicurezza nazionale, condividendoli con i Paesi UE e con gli altri Paesi interessati.

Parallelamente all’incremento dell’uso di strumenti telematici, sono cresciute le aspettative di sicurezza da parte del cittadino.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni.

Nel corso dell’anno gli operatori del Compartimento Polizia Postale per l’Umbria hanno effettuato incontri educativi a circa 7500 studenti e oltre 500 insegnanti raggiungendo 37 istituti scolastici di tutta la regione.

Lo scorso 1° Dicembre è partita da Roma la 5° Edizione di “Una Vita da Social” campagna itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni che dopo le tappe di Perugia, Terni, Spoleto, Assisi, Foligno ed Orvieto, toccate nelle precedenti Edizioni, vedrà il truck della Polizia di Stato arrivare nel prossimo mese di Maggio a Città di Castello.

Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network.

A disposizione degli utenti è presente la pagina facebook e twitter di “Una vita da social”, gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi e dove i giovani internauti possono “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.

Il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce.

Uno strumento agevole che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi luogo si desideri, di entrare nel portale ed usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni quotidianamente ed ininterrottamente offre agli utenti del web.

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