E' in programmazione per domani, giovedì 18 settembre a Foligno (ore 17,30 e 21,30, Multisala Supercinema) la proiezione della pellicola “Gli amori di Astrea e Celadon” di Eric Romher.
E' il terzo ed ultimo appuntamento con il cinema della rassegna: “Azioni e passioni Tre film sotto cieli diversi”, proposta per la ventinovesima edizione di Segni Barocchi Festival, la manifestazione interamente dedicata alla cultura barocca.
La formula estetica del grande Eric Rohmer, soprattutto nei film in costume, come questo, è giocare contro la convenzione psicologica per favorire la consistenza psicologica del personaggio, mostrare degli individui dotati di psiche.
La storia si svolge in un passato remoto (nel Forez francese del quinto secolo) e narra le peripezie amorose di due giovani pastori, di nobili origini e incuranti perciò del gregge, Astrea e Celadone, intercalate da innumerevoli digressioni romanzesche.
Rohmer riesce nell'impresa razionalizzante, senza perdere il filo dell'opera che l'intriga, al cui centro sta la prova amorosa senza contrasti esterni, che ne ostacolino la libertà, come in ogni romanzo pastorale canonico: Astrea, nella dedizione amorosa reciproca, crede di scorgere la prova di infedeltà di Celadone (in verità il suo sguardo è impedito doppiamente, dalla visione ostacolata e dalla finzione inscenata dalla riprovazione familiare) e l'abbandona.
Inizia così un errare dei protagonisti nello struggimento amoroso. Rohmer, attratto dal trattamento della verosimiglianza, risolta in raffinata artificiosità per narrazione e argomentazione, approfondisce e scioglie cinematograficamente la tensione tra apparenza e realtà, il fuoco del problema nascosto in un congegno narrativo.