Prosegue la polemica sulle prove “straordinarie” concesse al rione spada al Campo de li Giochi.
Dopo le vicende che hanno visti come protagonisti il rione Spada, l'Ente Giostra e di conseguenza tutti gli altri nove rioni, non si è ancora arrivati alla risoluzione del caso.
A chi fossero sfuggite le ultime battute sulla Giostra di Foligno, è doveroso ricordare che i rioni si sono sollevati in una protesta rumorosa a causa della concessione al rione Spada di poter provare da solo il giorno successivo alla data fissata delle prove ufficiali.
Simone Capaldini (priore dello Spada), dopo alcuni problemi sopravvenuti sabato 23 agosto (data delle prove ufficiali) con i cavalli sottoposti a previsite e la conseguente impossibilità di far esercitare il cavaliere quel giorno, è arrivato a formulare l'inconsueta, ma non unica nella storia della Giostra, richiesta.
E' inutile dire che lo stato delle cose ha fatto si che i rioni prendessero dei provvedimenti, per arginare la decisione che è contavvenuta al regolamento.
Proprio ieri sera si sono infatti riuniti, per cercare una soluzione a quella che ai loro occhi è una vera e propria ingiustizia.
Da quello che è emerso, i nove priori hanno redatto un documento che tiene conto del regolamento emanato e sottoscritto dall'Ente Giostra e unanimemente approvato da tutti i rioni e la violazione delle regole dovuta alla decisione del magistrato di Giostra Marco Cardinali.
Il documento sarà presentato al presidente Domenico Metelli che dopo averlo analizzato dovrà comunque prendere delle decisioni importanti.
Rimangono sospese le sorti di Cardinali, che forse sarà rimosso dalla carica, o forse saranno presi solo dei provvedimenti disciplinari.
Staremo a vedere. La Quintana è alle porte ed è auspicabile per l'intera città che si possa trovare un accordo tale da far procedere la manifestazione in un clima il più sereno possibile.
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(Valentina Ballarani)
