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Consiglio aggiorna piano su partecipate, riduzione da 11 a 4 e fusione Polisport-Sogepu

Redazione

Consiglio aggiorna piano su partecipate, riduzione da 11 a 4 e fusione Polisport-Sogepu

Una nuova veste anche per Tela Umbra, le società escluse dal piano di razionalizzazione sono Sogepu, Farmacie Tifernati, Umbria digitale e Umbra Acque
Lun, 02/10/2017 - 15:54

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Riduzione da 11 a 4 delle società, fusione in Sogepu di Polisport e nuova veste giuridica per Tela Umbra: il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato la revisione del piano delle partecipate. Favorevoli i 15 della maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra), ‘no’ delle opposizioni (Fd’I, FI, M5S, LN, Tiferno Insieme e Castello Cambia).

Come Amministrazione comunale ci siamo mossi da mesi, perché lo spirito della riforma delle partecipate fosse costruttivo” ha detto l’assessore al Bilancio Michele Bettarelli, presentando l’aggiornamento del piano all’assise, “nel 2015 sono stati dati gli indirizzi che sono stati perseguiti con la cessione delle quote di Fintab e Ponti Engineering, la liquidazione in corso del Consorzio Valtiberina Produce (da ora Cvp, nrd); la Sogepu viene considerata di importanza fondamentale e incorporerà per fusione Polisport. Stiamo valutando la possibilità di recedere dal 1,57 che abbiamo nella Fat. Le recenti normative ci impongono di avviare una riflessione anche su Tela Umbra. Ribadisco quanto detto in commissione: oggi non decidiamo nulla ma prendiamo atto della normativa vigente e della soglia di requisiti che pone sulle partecipate, troppo alta rispetto ai parametri di fatturato di Tela Umbra. Le 4 società escluse dal piano di razionalizzazione sono Sogepu, Farmacie Tifernati, Umbria digitale e Umbra Acque”.

Il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiunto che “Tela Umbra è un patrimonio della città che, grazie al presidente La Gala, è tornata anche in buona salute finanziaria. Non dobbiamo mettere a repentaglio quanto fatto nell’ultimo anno e mezzo in termini di sviluppo e immagine. Il problema è il contributo regionale di circa 100mila euro, sulla base di una legge specifica. La Regione incamerò beni del lascito e si impegnava ad erogare un sostegno economico, che mi è stato garantito rimarrà. Il decreto Madia ci impone di rivedere la forma giuridica non sostanziale di Tela Umbra. La destinazione più naturale è di un’integrazione con la Fondazione Hallgarten-Franchetti nell’assoluta autonomia del Laboratorio, per il quale nulla dovrà cambiare e nulla cambierà. Le lavoratrici ed il marchio hanno il futuro assicurato”.

Sono dispiaciuto – ha detto Cesare Sassolini (FI) – ci è voluta una legge per fare quello che andava fatto. Siamo stati dentro partecipate senza senso, che non davano vantaggi ai cittadini ma solo danno economico”. Vincenzo Bucci (Castello Cambia): “Su Tela Umbra non bastano le rassicurazioni: che fine fa il lascito Franchetti? Come garantiamo l’autonomia di Tela Umbra? Invito il Comune ad un confronto ampio e trovare la soluzione giusta con l’attuale cooperativa”. Andrea Lignani Marchesani (Fd’I): “Rivisitazione necessitata e tardiva di una situazione insostenibile; c’è il dietro-front su Polisport, per il quale il consulente del piano delle partecipate aveva previsto l’alienazione”. Massimo Minciotti (Pd) ha dichiarato che “la minoranza non potrà mai dire bravo alla maggioranza. Con la riforma Madia c’è un percorso di dismissione veloce delle partecipate. Questa Giunta dal 2015 sta portando avanti un piano di razionalizzazione, che ha scelto due soggetti, Sogepu e Farmacie Tifernati”. Marco Gasperi (M5S): “Non ci riconosciamo nel decreto Madia, che è del Pd. Dietro la razionalizzazione, perdiamo un sacco di soldi”. Nicola Morini (Tiferno Insieme): “Lo stesso presidente di Sogepu ha detto in commissione che l’acquisto di Polisport è una decisione dell’Amministrazione. Non è un valore aggiunto, è una palla al piede, un altro fallimento politico da 18 anni. Il rischio è che il costo economico vada a finire sulla Tari”.

In chiusura il sindaco Bacchetta ha detto che “Tela Umbra non deve essere salvata, è super salva. Ha un bilancio in attivo, prospettive di mercato. Il problema è rispettare lo spirito dei baroni e la vocazione sociale. Il contributo della Regione è stato confermato dall’assessore perché deriva dal lascito non da un’ elemosina. Siamo avanti rispetto agli altri comuni e abbiamo lavorato in maniera seria. La fusione Polisport-Sogepu non è anomala. Polisport rimette perché è gestito come servizio pubblico e la gestione finanziaria tiene conto di questo prevalente aspetto sociale. I crediti sono esigibili e certi. Sogepu ha possibilità organizzative e di investimento maggiore: ci saranno novità sugli impianti. Alcune partecipazioni erano pleonastiche ma risalgono a 20, 30, 40 anni fa”. Nella replica Bettarelli ha specificato: “Sono soddisfatto del lavoro svolto in un anno. Le scelte dovranno essere condivise. Potremmo fare un passaggio in commissione”.

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