Carlo Ceraso
Fra poche ore si saprà la verità sul concerto che il Maestro Morricone avrebbe dovuto tenere lo scorso 11 settembre a Gubbio (per commemorare le vittime dell’11 settembre) e che invece è saltato per l’incapacità dei promotori dell’evento – a cominciare dall’organizzatore, il “Cavalier” Francesco Calvani – che non aveva né i mezzi economici, né le capacità tecniche per realizzare la manifestazione. Una situazione che ha messo in grave difficoltà le amministrazioni di Gubbio e della Provincia, che avevano fortemente sostenuto il progetto (concedendo il patrocinio) senza con ogni probabilità accertarsi dello “stato di avanzamento lavori”. Fino a quel ‘maledetto’ martedì 6 settembre, quando l’assessore provinciale Donatella Porzi ha dovuto diramare la nota per annunciare che la data era stata ‘rinviata’ (clicca qui). Ma forse sarebbe stato meglio dire subito ‘annullata’. Perché le probabilità di recuperare l’evento sono ridotte al lumicino e per più motivi, a cominciare ovviamente da quelli di natura economica. Un concerto come quello pensato per Gubbio non costa infatti meno di 260-280 mila euro, 160mila dei quali per l’allestimento, il resto al M° Morricone che si muove con non meno di 210 persone (fra coro e orchestra). L’imbarazzo è enorme, non fosse che il concerto era riuscito ad ottenere il patrocinio anche dell’Ambasciata Usa in Italia, un sostegno che viene concesso raramente (basti pensare che non è stato accolta la richiesta avanzata dall’associazione Anno menottiano che celebra a Spoleto il centenario della nascita di Gian Carlo Menotti che ebbe anche la cittadinanza americana)
Il manager del Premio Oscar – le trattative sono ancora in corso ma, com’è naturale, non sono più nelle mani del giovin Cavalier C. che è stato cortesemente messo in disparte. Da un paio di settimane è sceso in campo il dottor Luigi Caiola, manager e produttore del Maestro, il quale nelle prossime ore incontrerà la Porzi. Uomo mite e innamorato dell’Umbria (dove vive con la famiglia), Caiola a breve saprà come le istituzioni intendono sistemare la vicenda. Lo abbiamo contattato per un commento: “non posso dire molto, siamo in attesa di comunicazioni da parte delle istituzioni. Il Maestro non ha mai suonato in Umbria e sarebbe felice di portare la sua musica anche qui. Se non ci saranno alternative dovremo capire cosa è successo”. Di più non aggiunge e anche quando chiediamo se è vero che non era stato firmato alcun contratto (sul sito ufficiale di Morricone la data di Gubbio non è mai comparsa) si limita a evidenziare che “alla conferenza stampa tenuta in provincia non c’era né il Maestro, né un suo rappresentante”. Di alternative non se ne intravedono molte. C’è chi aveva pensato al famoso Concerto sotto l’albero (clicca qui), ma la possibilità sembra sfumata: gli organizzatori infatti da qualche ora hanno chiuso l’accordo con l’Orchestra di San Pietroburgo che si esibirà così a dicembre sotto l'albero più grande del mondo.

Tensioni nei Palazzi – Non è solo la maggioranza a gridare allo scandalo. Anche pezzi della maggioranza che sostiene l’esecutivo provinciale e quello comunale sono sul piede di guerra. I bene informati dicono che il presidente Guasticchi sia furibondo per la figuraccia che gli hanno fatto fare e avrebbe raffreddato i rapporti persino con l‘assessora. Ad intervenire sulla questione è il capogruppo provinciale di Prc, l’eugubino Luca Baldelli, che ha presentato una interrogazione urgente per “conoscere i reali motivi dell’annullamento e se la Provincia sta lavorando per garantire la realizzazione dell’evento”. “Un fatto simile” scrive Baldelli “può creare sgradevoli precedenti con il rifiuto, da parte di artisti di qualità e spessore, a prender parte in futuro ad eventi programmati nella città di Gubbio, con conseguenti danni all’immagine, alla credibilità e all’economia della comunità. Non ci si può affidare al caso e non si può non verificare lo svolgimento dei lavori propedeutici alla realizzazione di un evento”. Non va meglio al sindaco Guerrini sotto pressione della opposizione come della stessa maggioranza che lo sostiene. Anche se va ricordato che fu proprio la Porzi a proporgli l’evento.
E il “Cavalier” C.? – il novello organizzatore starebbe pian piano facendo fronte agli impegni economici legati al rimborso dei biglietti (600 venduti solo a Gubbio, dove ne sono statigià rimborsati circa 400). Anche perché qualche spesuccia l’aveva già fatta: fra le altre, a sentir chi ha preso parte alla conferenza stampa, anche quella per un autista che l’aveva accompagnato in Provincia. O quelle che sembrano legate alla produzione di un video del concerto da immettere sul mercato musicale: peccato però che non avesse ancora l’autorizzazione alla cessione dei diritti di immagine del Maestro Morricone, diritti che appartengono peraltro alla potente Sony. Dalle entusiastiche affermazioni di non aver bisogno “di copertura finanziaria dalla Ambasciata” e che “l’organizzazione sta procedendo in modo più che sublime” (sigh, n.d.r.) è passato, fra una 'tortorata' e l'altra, a pregare istituzioni e manager di “salvare il salvabile”. Della sua Enjoit Italian Culture, l’ultima associazione nel firmamento di quelle create dal promoter spoletino di cui fanno parte altri 3 spoletini, non v’è più traccia neanche in internet, se non i video immessi sul portale Youtube. Il sito ufficiale di Enjoit è stato infatti chiuso. E buonanotte ai suonatori.
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